Comunque vada è sempre una festa: che sia vittoria, pareggio o sconfitta, non c’è niente di meglio del terzo tempo biancorosso. Vi era mancato? Sì, ma anche no. Che il ritrovo made-in-Bertani&Fasetta (giusto per fare due nomi, ndr) ci sia da sempre e ad ogni trasferta è ben noto (anche quando non viene “celebrato” con un articolo), ma ogni tanto è giusto ricordare che la partita del Varese non finisce certo al triplice fischio.

Anzi, dopo un 2-2 del genere (i tifosi si sono sgolati mica male al gol del pari di Furlan in pieno recupero), cosa c’è di meglio di un prosecchino per sciacquare via l’arsura alla gola dovuta al caldo di Romentino? La compagnia. E, per inciso, c’era anche quella, con tanto di pane e salame (a proposito di immancabilità): risate e gol (come RG) in Ticino a tinte biancorosse.

Nel parcheggio immediatamente fuori dallo stadio è subito partita la festa per celebrare un Varese che ancora una volta ha dimostrato di avere la caratura di una grande squadra, visto che una rimonta del genere contro un’autentica corazzata di categoria non è certo per tutti. Da 2-0 a 2-2, per una volta un pareggio può quasi essere visto con una vittoria. Nella cronaca abbiamo rapportato il peso differente del pareggio odierno rispetto, ad esempio, a quello di Bra all’esordio: se all’ora nel terzo tempo si diceva: “Beviamo per dimenticare“, oggi si dice: “Beviamo per festeggiare“.

La certezza è che questo Varese piace e i tifosi sentono ripagata la loro fiducia. La passione biancorossa è più viva che mai e Renato Fasetta ha un pensiero speciale: “Voglio sottolineare il gesto di un tifoso che da Bergamo si è fatto tre ore e mezza di treno per essere qui oggi e, appena finita la partita, è dovuto scappare a casa. Vivendo là per lui ogni domenica è una trasferta, ma non se ne perde una. La prossima volta lo aspettiamo anche per il terzo tempo: capito, Andrea Catella?“. Inviti a parte, è il Varese la cosa che più conta e i tifosi si godono una squadra gagliarda che può e deve migliorare ancora tanto perché è bello ritrovarsi per il terzo tempo nel Nord-Ovest Italia, ma sarebbe ancor più bello farlo per tutta Italia. Cin-cin.

Matteo Carraro

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