Manca sempre meno all’entrata in vigore della Riforma dello Sport (1 luglio 2023) e, con il passare dei giorni, aumenta sempre più la preoccupazione delle società sportive circa i cambiamenti epocali cui si andrà incontro (tra i quali l’abolizione del vincolo sportivo e il contratto di lavoro sportivo).

Il Comitato Regione Lombardia, nella figura del Presidente Sergio Pedrazzini, si è già esposto in tal senso evidenziando tutte le criticità non ancora risolte ed è lo stesso Pedrazzini a sottolineare come: “In ragione di questi continui accorgimenti, auspicando non siano ancora ultimati, riteniamo sia anche necessario il rinvio dell’introduzione dell’efficacia della Legge“. Le parole del numero uno del CRL individuano una mancanza di precisa comunicazione in merito ai temi trattati, ragion per cui proprio Pedrazzini, in piena campagna elettorale, aveva già avanzato l’ipotesi dell’apertura di uno “Sportello Riforma” cui rivolgere domande di natura fiscale e non solo.

La preoccupazione del CRL non è certo rimasta inascoltata e la Lega Nazionale Dilettanti ne ha dato enfasi attraverso una lettera scritta dal presidente Giancarlo Abete. Dopo una ricostruzione storica della genesi della riforma, Abete evidenzia le problematiche ritenendo inconcepibile come si possa ipotizzare a inizio stagione sportiva di avere come riferimento un decreto il cui correttivo è in fase di definizione da parte del Governo e del Parlamento.

Portiamo come sempre e porteremo sempre il massimo rispetto per le decisioni che saranno assunte dagli Organi di governo dice Abete, ma il rispetto non sta a significare condivisione, né sta a significare l’impossibilità di denunciare una tempistica che onestamente risulta difficile che possa trovare giustificazione in relazione alla imminente partenza della stagione sportiva […] con regole poco chiare e destinate ad essere necessariamente modificate. […] la nostra preoccupazione è collegata agli effetti di una norma che, attivata nell’iter fin dalla legge delega dell’agosto 2019, poteva individuare tempistiche più rispettose di Società Sportive che fanno sostanzialmente del volontariato la loro ragione d’essere”.

Abete conclude la missiva certificando che la LND si adopererà ancora per seguire l’iter da vicinocontinuando a rappresentare le criticità esistenti nel forte auspicio che il Governo e il Parlamento siano in grado di “leggere” la situazione in maniera tale da determinare contenuti e tempistiche compatibili con la tenuta del nostro sistema dilettantistico“.

Di certo, al momento, c’è solo che l’entrata in vigore della Riforma chiamerà tutte le ASD e le SSD a intervenire sul fronte dello statuto, su quello delle proprie attività e su quello dell’inquadramento dei propri collaboratori con le necessarie conseguenze riguardanti il raggiungimento di accordi e la stesura di nuovi contratti.

Pertanto, il CONI Lombardia e il CONI Varese con la collaborazione dell’Assessorato allo Sport del Comune di Varese hanno scelto di organizzare una serata dedicata alla Riforma dello Sport: mercoledì 28 giugno alle ore 18.00, presso la sala del Castello di Masnago, il relatore Dottor Paolo Iaconcigh (docente dell’area fiscale della Scuola dello Sport del CONI Lombardia) avrà il compito di fornire risposte pratiche affinché gli addetti ai lavori siano pronti ad affrontare gli aspetti critici del decreto in attesa degli auspicati correttivi ministeriali.

TC

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