La Robur Saronno scalpita. In casa della squadra che ha dominato nettamente la stagione 2022-2023 si contano i giorni, anzi, le ore che mancano al debutto nella categoria, la serie B, che in ben due occasioni era stata rifiutata per ragioni societarie.

Adesso, invece, no. Adesso il momento è arrivato e coach Renato Biffi descrive bene la sensazione legata all’attesa: “Il club, come noto, aveva messo da diversi anni nel mirino lo sbarco in categoria ed ora siamo davvero eccitati dall’idea di poter partecipare ad un campionato che per tutto l’ambiente della Robur Saronno e per il territorio saronnese rappresenta una sorta di approdo naturale. L’essere arrivati in serie B Interregionale con una squadra in cui tanti nostri giovani giocheranno con un ruolo da protagonisti rende tutto più gratificante e, a conti fatti, credo che il presidente Ezio Vaghi, il general manager Marco Novati e tutti i nostri dirigenti  abbiano fatto ad aspettare che la situazione maturasse”.

Quindi, come sarà la squadra “matura” con la quale ti presenterai allo striscione della partenza?
“In buona sostanza sarà quasi per intero il gruppo che un paio di mesi fa ha festeggiato la conquista dello “scudetto” di categoria, ovvero del titolo di Campionati Lombardi di CGold. Infatti, ad eccezione di Bellotti e Fusella che per ragioni diverse non sono più con noi, il gruppo sarà immutato. Al loro posto abbiamo scelto Pietro Nasini, classe 2000, playmaker-guardia di 195 cm. e Giovanni Romanò, classe 1997, ala-pivot di 198 cm. Entrambi vantano lunga esperienza nelle serie minori e siamo sicuri di aver fatto delle buone “prese” anche se, è chiaro, hanno caratteristiche tecniche e fisiche diverse rispetto ai loro predecessori. Nasini è un giocatore con un passo diverso, con leve più lunghe rispetto a Bellotti e può giocare anche guardia mentre Romanò è sicuramente più perimetrale rispetto a Fusella e, quindi, avendo meno presenza dentro l’area dovremo proporre una pallacanestro più dinamica, frontale e atipica. Entrambi però ci daranno più atletismo, rapidità e, anche duttilità tattica sui due lati del campo. Poi, come aggregati dal nostro settore giovanile abbiamo scelto Leonardo Figini, classe 2004, guardia, Riccardo Mariani, classe 2005, playmaker e Marcello Canton, classe 2005, centro”.

A bocce ferme che stagioni ti immagini e per quale obiettivo partirete?
“Cambierà prima di tutto il nostro impatto mentale sul campionato perchè, a differenza di quanto accaduto negli ultimi anni, non partiremo più con l’etichetta di favoriti. La Serie B sarà un campionato al quale ci accosteremo con tanta umiltà e la volontà di conoscerlo strada facendo. Però, aggiungo, alcune cose non cambieranno di una virgola: la nostra mentalità vincente, la continua voglia di migliorarsi dei miei ragazzi e l’idea di accettare la sfida crescendo passo dopo passo. Tradotto in cifre, o meglio, in obiettivi concreti, potrei dire che i traguardi prefissati sono almeno due: giocarcela alla pari con tutti mostrando talento, carattere e lo stile di pallacanestro “Made in Saronno”. Il tutto, ovviamente, per restare nella metà alta della classifica e confermarci in categoria”.

Massimo Turconi

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