Dopo il riposo forzato della domenica di Pasqua è tornata in campo la Serie C maschile. Nella seconda giornata della fase a gironi sono arrivate notizie contrastanti dalle varesine. Come da pronostico la corazzata dello Sporting Club Saronno A è partita con una vittoria schiacciante sui campi del TC Bergamo. 6-0 il punteggio finale di giornata con grandi prestazioni nei singolari di Emanuele Turconi, Lucio Carnevalle, Federico Negrello e Alberto Morolli.

I giocatori capitanati da Maurice Husband si sono aggiudicati anche i doppi provando due nuove coppie come Turconi-Negrello e Carnevalle-Husband (quest’ultimo, Philip, figlio del capitano saronnese, ndr). È andata meno bene ad un’altra squadra reduce dal riposo iniziale, ovvero il TC Galllarate. I ragazzi di coach Gianluca Pulcrano hanno subito una battuta d’arresto inattesa sui campi del TC Milano Alberto Bonacossa. Dopo essere stati sotto per 2-0 (sconfitti Terreni e Crespi, ndr) i biancorossi erano riusciti a rimettere in parità il risultato con le vittorie di Zucchini e Ravasio.

Nei doppi, però, è prevalsa la voglia di vincere dei milanesi che hanno sfruttato meglio gli episodi e i punti decisivi imponendosi in entrambi gli incontri al super-tiebreak (tiebreak ai 10 punti usato al posto del terzo e decisivo set, ndr). L’unica squadra impegnata sui campi di casa era quella dello Sporting Saronno B. I giovani atleti del vivaio saronnese si sono dovuti accontentare di un pareggio contro BestTennis. 3-3 il punteggio finale con le vittorie nei singoli di Speziali e Gama (gioiellino italo brasiliano under14, ndr), che si sono ripetuti come coppia di doppio sconfiggendo Ferrari e Bonalumi. Hanno riposato dopo le vittorie della prima giornata EcoSport Samarate e Tennis Time Champion.

Nel prossimo weekend: Saronno A-Tennis Cesano, Canottieri Pavia-EcoSport , Leo Mora Tennis-Saronno B e il derby, già decisivo per i padroni di casa, tra TC Gallarate e Tennis Time Champion. Per un campionato che, nei vari gironi, si sta rivelando imprevedibile, emozionante e da seguire fino all’ultimo.

Filippo Salmini

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