Un legame durato nove anni, sulle panchine del settore giovanile e – più recentemente – come allenatore in seconda della Prima Squadra. Questo il percorso realizzato alla Sestese, fino alla separazione a stagione in corso, da Simone Borrelli, vistosi costretto a congedarsi dalla Società per questioni lavorative. Ora, con il gruppo ancora impegnato sui campi per la missione “salvezza”, che passerà inevitabilmente dalle gare di andata e ritorno dei playout in programma il 14 e il 21 maggio, l’ex vice allenatore si affida ai nostri canali per ringraziare ufficialmente la Società e augurare il meglio alla squadra.

“È stata un’esperienza che mi ha dato tanto a livello umano e sportivo, consentendomi di creare un rapporto importante con tante persone che fanno parte della famiglia Sestese. Vorrei fare un ringraziamento particolare all’ex Presidente Alberto Brovelli per avermi portato a Sesto e per la fiducia datami in questi anni, così come al vice presidente Roberto Belli, che è stato un mio punto di riferimento e mi ha fatto crescere molto calcisticamente. Ringrazio anche la famiglia Morello e il Direttore Generale Matteo Moffa per la disponibilità e la possibilità datami quest’anno, e mister Giorgio Dossena, che avevo già affiancato in passato e che ritengo un allenatore molto preparato e competente. Grazie anche a tutti i giocatori con cui ho avuto modo di lavorare dal mio arrivo, ai loro genitori e a tutti i dirigenti e collaboratori della Società, dal primo all’ultimo. Nove anni non si dimenticano facilmente e resteranno per sempre dentro di me. Per il finale di stagione, ovviamente, auguro di cuore ai ragazzi di salvarsi in questi playout e faccio loro un grosso in bocca al lupo”.

Archiviata questa stagione, che ha potuto portare a termine solo in parte, l’ex biancoazzurro getta uno sguardo al futuro a breve/medio termine: “Per le prossime stagioni, ora che ho acquisito il patentino, ho deciso di intraprendere il percorso di Direttore Sportivo. È un ruolo a cui mi approccio con molto entusiasmo, quindi vedremo cosa mi riserverà il futuro”.

Silvia Alabardi

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