Difficile parlare di primo tentativo di fuga visto che sono passate soltanto quattro giornate, ma nel Girone A di Promozione c’è già una squadra sola al comando con tre lunghezze di vantaggio sulle prime inseguitrici. Si tratta dell’Universal Solaro, che del gruppo di potenziali candidate ai playoff è l’unica partita col piede giusto prendendosi già un piccolo vantaggio sulle avversarie: +3 sull’Aurora CMC Uboldese, +4 sul Gavirate, +5 sulla Baranzatese e addirittura +7 sulla Besnatese. Trascinatore nell’ultima giornata contro l’Ispra è stato Davide Milazzo, rientrato in Italia dopo un’esperienza in Svizzera e già decisivo.

Come valuti questo inizio di stagione? La vittoria sull’Ispra vi ha consegnato la vetta della classifica in solitaria.
“Abbiamo iniziato molto bene, per ora ci stiamo dimostrando una squadra bella solida. Il mister ci fa lavorare tantissimo sotto tutti i punti di vista e dopo il gol sono corso da lui perché so quanto ci tiene. Al gol di Oldrini pensavamo di aver buttato via due punti perché ci hanno rimontato con un uomo in più, fortunatamente è capitata l’occasione per vincerla”.

Quanto pesava quella palla sul dischetto del rigore a due minuti dalla fine?
“Tantissimo! Tutti pensano che sia facile calciare un rigore ma ce ne sono alcuni molto più difficili di altri. Quello di domenica era importante perché valeva due punti e perché abbiamo giocato contro una diretta concorrente. Io penso che l’Ispra possa stare lì in alto fino alla fine, ha la squadra per farlo”.

Cosa ti ha spinto a tornare in Italia dopo l’esperienza in Svizzera e a scegliere Solaro?
“In Svizzera mi sono trovato benissimo con le persone ma era un ambiente lontano, con un lavoro che non faceva per me nonostante abbia incontrato colleghi fantastici alla Carrozzeria Brumana Mendrisio, dove mi sentivo come in famiglia. Però io ho studiato scienze motorie e adesso ho un impiego più in linea col mio percorso di studi. Ho scelto Solaro sia perché adesso vivo qui, sia perché questo è un campionato molto difficile ed equilibrato. Credo che questo possa anche essere l’anno buono: la società ha fatto un ottimo mercato e si aspetta molto soprattutto da noi attaccanti, che è il reparto dove probabilmente hanno investito di più. Speriamo di riuscire ad accontentarli”.

A proposito di attacco, in queste prime giornate hai dovuto sopperire anche alle assenze di Magro e Mantellini. Che contributo può dare il loro recupero?
“Ora che rientrano saremo ancora più forti perché sono giocatori importanti. Inoltre io mi trovo meglio a giocare come seconda punta, quindi non ho dubbi che si creerà subito la sinergia giusta con attaccanti forti come Magro e Mantellini”.

Alex Scotti

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