Una partita, una qualificazione, un lungo. Si può decidere questa sera, alle ore 19:30 a Gottinga, il futuro europeo della Pallacanestro Varese che, ribaltando il -12 dell’andata contro i tedeschi, si assicurerebbe il primo posto nel Girone I di FIBA Europe Cup e la quasi certa qualificazione al prossimo turno della competizione.

Una sfida non semplice per Varese che dovrà vincere su un campo caldo come quello del Goettingen, contro una squadra che, nonostante le difficoltà di questo inizio di stagione, con i tedeschi quindicesimi in Bundesliga, ha saputo vincere dominando Varese all‘Itelyum Arena, dove è arrivata a toccare anche il +19 in una serata nera per i biancorossi.

L’Itelyum dovrà quindi rifarsi di quella sconfitta e lo dovrà fare senza potersi appoggiare sulle giocate, sulla fisicità e sui rimbalzi di Willie Cauley-Stein, rimasto a Varese precauzionalmente per non aggravvare un fastidio al piede che lo tormenta da qualche anno e che viene tenuto sotto stretto controllo, soprattutto in vista della sfida di domenica contro Scafati, cruciale per il cammino in campionato di Varese.

Così, senza WCS, il peso del reparto lunghi biancorosso sarà tutto sulle spalle di Scott Ulaneo. Il lungo azzurro, arrivato tra mille perplessità, si sta dimostrando, partita dopo partita, mentalmente e fisicamente pronto per ricoprire il ruolo di cambio del lungo in questa Varese ed ora ha la possibilità di prendersi la scena in una serata assolutamente non banale: perchè si parla pur sempre di un palcoscenico europeo, perchè c’è in palio una bella fetta di qualificazione, perchè Sillins è avversario tutt’altro che semplice da affrontare sotto le plance e perchè Ulaneo può dimostrare di valere davvero la scelta che il management biancorosso ha fatto su di lui quest’estate.

Dopo un’ultima non esaltante stagione a Cento, in A2, lo scorso anno, chiusa come cambio del primo lungo e con un infortunio che gli ha fatto perdere la parte più importante di stagione, al momento dell’annuncio i dubbi sul suo adattamento ad un basket di livello nettamente superiore a quello dell’A2 sono stati parecchi e le prime uscite stagionali non avevano certo rassicurato.

Ulaneo però con testa bassa e voglia di lavorare ha iniziato a macinare minuti e prestazioni fatte di sostanza e solidità, a volte dando l’impressione perfino di essere più calato nel contesto, soprattutto difensivo e di lotta, di Cauley-Stein, il tutto parametrato alle sue qualità. Poi l’infortunio agli adduttori della coscia destra che lo ha tenuto fuori due settimane e dal rientro il cambio di marcia, con le ottime prestazioni contro Sassari, Keravnos e soprattutto Napoli, dove ha mostrato un’efficacia importante, soprattutto nella consistenza della lotta a rimbalzo dove, contro un avversario come Owens ha raccolto ben 7 carambole.

Segnali incoraggianti che, per un gioco del destino che spesso si mette in mezzo a queste cose, danno la possibilità a Ulaneo di prendersi la scena e Varese, in una notte che può essere un importante spartiacque della stagione biancorossa e di quella del suo numero 6.

Alessandro Burin

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