Lavori in campo e fuori. Parallelamente alla ristrutturazione del Centro Sportivo delle Bustecche, il Città di Varese targato Cotta corre in campo in attesa di quell’ufficialità chiamata Serie D (venerdì il D-Day?).
La lunga sessione mattutina ha lasciato in eredità al tecnico parecchia soddisfazione: il gruppo risponde bene ai carichi di lavoro del preparatore atletico Luigi Pasquillo, e soprattutto reagisce nel migliore dei modi agli stimoli del mister e del suo vice Mario Fiore (da non tralasciare il lavoro di Paolo Paciarotti con i portieri). Cotta, oltre alle indicazioni tecniche, sembra soddisfatto in particolar modo dal punto di vista tattico perché, dopo solo una settimana di lavoro, intravede già quelle che sono le sue idee calcistiche.
Di sicuro vedrà con regolarità Filippo Liberati e Alessio Pezzella. Nel primo pomeriggio è infatti arrivato l’annuncio ufficiale di due nuovi innesti nello scacchiere biancorosso. Liberati, trequartista classe ’03, arriva dalla Folgore Caratese e offrirà a Cotta un’alternativa alle spalle delle due punte nel 4-3-1-2 tanto caro al tecnico biancorosso; Pezzella, difensore classe ’05 scuola Monza, arricchirà invece il reparto arretrato.
Il mercato bosino non finisce certo qui. Il telefono di Davide Raineri scotta e il ds è pronto a regalare al mister i due attaccanti promessi lo scorso sabato (uno potrebbe essere il classe ’94 Filippo Di Maira?) a margine del primo test match contro il Renate. Nel frattempo si è visto in mattinata Amer Mehic che da domani dovrebbe iniziare in prova: la mezzala classe ’03 ha ben figurato lo scorso anno in Primavera 1 con la maglia del Pescara segnando sei reti e fornendo quattro assist, e potrebbe essere un rinforzo alquanto gradito. Di certo, però, gli ultimi ritocchi al mercato biancorosso passano dall’ufficialità della Serie D.
Nel frattempo, la settimana del Varese proseguirà con regolarità: allenamenti mattutini costanti fino alla prossima amichevole di domenica 6 agosto a Gallarate contro il Sondrio (ingresso a 5€). Occasione non solo per implementare i dettami di mister Cotta, ma soprattutto per (chissà) festeggiare la Serie D insieme ai propri tifosi.
Matteo Carraro