Se per “Il Laureato” (anno di grazia 1967), il futuro era nella plastica (vaticinio avverato sì e no), per la Pro Patria l’orizzonte va invece tarato dando un’occhiata al recente passato. In cui l’identità tigrotta è stata forgiata poggiando tutto su difesa, difesa e ancora difesa. Ecco magari Possanzini avrà qualcosa da eccepire. Ma insomma, basterà farsene una ragione.

A proposito, dopo il robustissimo 1-1 di Padova (con altra masterclass del reparto arretrato tigrotto dopo lo 0-1 di Crema), la prossima fermata biancoblu consiste proprio nei virgiliani del tecnico marchigiano che dopo lo 0-1 di Coppa di una settimana fa aveva espresso preferenza per un giorno da Mantova che 100 da Pro Patria. Tecnicamente parlando, s’intende. Questione di punti vista. Intanto sabato allo “Speroni” (ore 14), i bustocchi vogliono dare continuità in casa al trend di crescita manifestato in trasferta, mentre i biancobandati aspirano a tenersi agganciati alla short list promozione.

Mi gioco la doppia

Per la terza doppia consecutiva in trasferta dopo le 2 dell’anno passato la Pro Patria è rimasta invitta. Vittoria a Crema e pareggio a Padova in questa stagione dopo il successo con l’AlbinoLeffe (15^) e il pari con il Pordenone (16^) e le due vittorie con Renate (24^) e Pro Vercelli (25^) del 2022/23. Per trovare almeno una sconfitta bisogna tornare a 8^ (Como) e 12^ (Pontedera) del 2020/21 giocate però in sequenza il 18 e 22 novembre causa rinvio del match con i lariani.

Questa casa non è un albergo

Quanto sopra in trasferta (dove nell’intero 2023 i biancoblu hanno fatturato 18 punti in 13 gare). In casa è tutt’altra storia con ultimo successo (unico dell’anno) risalente al 5 febbraio (2-0 sul Vicenza). Cioè, 251 giorni fa (a sabato). Per un PIL nell’anno solare di 8 punti in 12 gare casalinghe con una sola vittoria, 5 pari, 6 rovesci, 9 reti fatte e 20 subite. Anomalia statistica che la Pro Patria proverà a correggere già con il tostissimo Mantova di Galuppini & C.                        

Mantua me genuit

Quella con il Mantova non è una classica (44 precedenti in Campionato, nessuno in A e 4 in B) con premiére datata 10 novembre 1926 (0-2 al Parco Te con doppio Colombo I) e buco di 32 anni prima del successivo rendez-vous. Nel complesso, chiara prevalenza biancobandata (18 vittorie a 12 con 14 pareggi), ribaltata a Busto (5 successi virgiliani, 7 tigrotti, e 10 pareggi). La stagione scorsa vittorie interne con 3-0 allo “Speroni” (2 Castelli e rigore di Piu) e 2-0 al “Martelli” (Bocalon, Guccione). Questo in Campionato. Per quanto riguarda la Coppa Italia, 4 sfide con 2 vittorie tigrotte (l’ultima esattamente una settimana fa sul Mincio con 0-1 griffato Citterio), 2 mantovane e 2-1 per la Pro Patria quanto a passaggi del turno.

Giovanni Castiglioni 

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