Guarda, come Verstappen!”. Non proprio (diciamo che le F1 vanno leggermente più forte), ma se già ci si immedesima negli astri della Formula1 semplicemente giocando ad un videogame, figuriamoci cosa vuol dire mettersi in pista su un circuito leggendario come quello di Spa-Francorchamps. “Un’emozione pazzesca”. L’edulcorata definizione di Umberto Vaglio rende abbastanza l’idea di ciò che il pilota di scuola ASD Living Kart deve aver provato nel primo weekend di luglio al volante della sua Dallara F308 in occasione del quinto appuntamento del campionato Zinox F2000 Formula Trophy.

A tre settimane di distanza da quell’indimenticabile 9 luglio, anche la Formula Uno è tornata protagonista nel fantastico tracciato belga e l’olandese della Red Bull ha legittimato una volta di più la sua superiorità (e quella della Red Bull). “Anche se il campionato di F1 è alquanto prevedibile di questi tempi – commenta Vaglio – è stato particolarmente emozionante guardare il GP di Spa sapendo che appena tre settimane prima ero io stesso a correre su quella pista. Mi sono tornate subito in mente le sensazioni che ho provato lungo ogni curva e ogni rettilineo e mi sono chiesto cosa possano provare dei veri professionisti a correre lì perché, va detto, Spa non è come tutti gli altri circuiti”.

La maggior parte dei piloti lo pensa. Perché?
“Non saprei rispondere con precisione, perché Spa va vissuta: dico solo che ho dovuto riguardare i video due o tre volte per capire che ci avevo corso davvero. Tanti dicono di conoscere a menadito il circuito per averci giocato all’infinito, ma non è così: quando fai l’Eau Rouge capisci quanto sia ripida, ma tutta la pista è fantastica perché è tecnica, piena di punti ciechi, di frenate pazzesche e di accelerazioni senza fiato. Lo metabolizzi dopo, tant’è che il lunedì dopo ci avrei voluto correre ancora una volta. E questa sensazione non andrà via tanto facilmente”.

Passiamo al tuo weekend: com’è andato?
“Poteva andare meglio (ride, ndr), ma anche peggio; diciamo che soffro l’età della macchina e in fondo al rettilineo principale pagavo una ventina di chilometri orari rispetto ad altri. Nelle libere c’è stato subito un problemino con le centraline del cambio e presto si è aggiunta la rottura del motorino di avviamento; per le qualifiche sono dunque dovuto partire a spinta e aspettare che la macchina si scaldasse e, tra bandiere rosse e altre inconvenienti, diciamo che la sessione è andata”.

E le gare?
“Grazie allo spirito di collaborazione di altri piloti sono riuscito a recuperare un motorino di avviamento e sono partito. O meglio: nel giro di schieramento tutto è andato per il meglio, poi nel giro di ricognizione ho subito avvertito qualche problemino al motore e dopo tre chilometri il cambio mi è restato bloccato in terza.  Mi sono quindi dovuto ritirare prima della partenza lanciata, anche se, vista la safety car immediata, ho sperato di poter risolvere e ripartire; purtroppo non è andata bene e diciamo che non l’ho presa benissimo”.

Gara2 però è andata meglio, giusto?
“Fortunatamente il problema è stato risolto la sera stessa e domenica sono tornato in pista senza problemi, pur partendo abbastanza indietro per colpa della qualifica a metà. La gara però è andata decisamente meglio: mi sono divertito un sacco riuscendo a piazzare anche quattro o cinque sorpassi divertenti. Ho così portato a casa il podio di classe e la 22esima posizione complessiva su 37 vetture al via; diciamo che per la pista su cui correvo e la macchina che avevo è il risultato minimo e massimo”.

Prossimi obiettivi?
“La stagione non è ancora conclusa e spero di riuscire a correre anche il Mugello a ottobre, anche perché quel weekend coincide con la gara del campionato auto storiche che corro in coppia con mio padre Maurizio, a sua volta iscritto e associato alla Living Kart. Si tratta di una corsa di un’ora, solitamente la domenica mattina, che si svolge in parallelo al weekend dell’F2000: correremo con un’Alfa Romeo GTV 2000 del ’71, a Monza lo scorso giugno siamo arrivati a podio, e mi piacerebbe tantissimo gareggiare in entrambe le competizioni. Con la sfiga ci ho dato dentro quest’anno, per la prossima stagione spero che vada tutto meglio e mi auguro di tornare a Spa perché davvero è stata un’esperienza pazzesca: niente di può preparare a vedere un posto del genere”.

Calendario Campionato Zinox F2000 Formula Trophy

Mugello –  24/26 marzo
Imola – 21/23 aprile
RedBull Ring (Austria) – 19/21 maggio
Vallelunga – 9/11 giugno
Spa (Belgio) – 7/9 luglio
Mugello – 6/8 ottobre
Misano – 3/5 novembre

Matteo Carraro
Foto Joe Frantzen e Brigitte Telousse

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