Arrivato a stagione in corso, ha provato a scuotere la sua Valcuviana, cercando di portare la squadra alla salvezza senza passare dai playout: Fabio Vigezzi, nonostante l’obiettivo sia sfumato, non demorde e non vuole arrendersi prima dei 180′ più importanti della stagione contro il Varano Borghi.

Sei arrivato a stagione in corso, come hai trovato questa squadra e questo gruppo?
“Diciamo che abbiamo avuto un inizio molto complicato, in cui tutta la squadra ha fatto fatica ad amalgamare i tanti innesti e ha faticato a seguire il vecchio allenatore. Quando siamo subentrati io e Cannucciari abbiamo dato una buona dose di fiducia e siamo riusciti a fare un buon filotto di vittorie che ci ha fatto credere di poter stare tranquilli: al rientro dalla pausa siamo però dovuti tornare con i piedi per terra e abbiamo faticato ad uscirne. Ci è mancata un po’ di personalità, è una cosa che rimprovero ai ragazzi”.

È stato un campionato molto più complicato delle aspettative, a cosa è stata dovuta la mancanza di risultati?
“Io penso che, a detta anche degli altri allenatori, abbiamo sempre fornito buone prestazioni. Il buon gioco c’è stato ma, a differenza delle altre squadre, è mancato un leader che ci facesse fare risultati. Davanti serviva qualcuno che finalizzasse le occasioni e, dall’altra parte, abbiamo peccato in fase difensiva”.

Qual è stata secondo te la vostra miglior partita?
“Sicuramente abbiamo fatto ottime partite contro il Ceresium Bisustum, perdendo in casa loro con un rigore al 92’. Stesso discorso con la Jeraghese e il Don Bosco: anche in quest’ultimo caso un rigore nel finale ci è costato caro. L’aver perso il nostro capitano a causa di un lungo infortunio e alcune defezioni dell’organico ci hanno penalizzato molto”.

La stagione non è ancora terminata: ora affronterete il Varano. Cosa pensi dei vostri rivali?
“Sicuramente una delle partite che abbiamo sbagliato è stata quella con loro, senza troppi giri di parole una delle nostre peggiori uscite. Sono una squadra esperta e matura, aspetto che in queste sfide potrebbe essere un vantaggio; noi cercheremo di mantenere la categoria con il nostro entusiasmo e la voglia di lottare. I ragazzi sono sempre disponibili, si sono impegnati tanto, ci è solo mancata un po’ di cattiveria”.

Saranno le due partite più importanti del vostro cammino: come si affrontano i playout?
“Io, da giocatore, li ho affrontati una volta in Maccagno-Viggiù. Alla luce della mia esperienza, ho spronato i ragazzi fino all’ultimo per raggiungere una miglior posizione in classifica perché, in quel caso, io e la mia squadra arrivavamo da sfavoriti e retrocedemmo con un pareggio. Noi dovremo vincere e imposteremo la partita su questo aspetto: nonostante la scorsa uscita contro l’Union Tre Valli sia stata deludente sono convinto che i ragazzi risponderanno presente”.

Come preparerai questa doppia uscita?
“Naturalmente ci alleneremo con intensità come abbiamo fatto tutto l’anno. Non voglio sovraccaricare l’ambiente: è sempre una partita di calcio e troppa tensione può essere dannosa. Cercherò di trasmettere serenità e allo stesso tempo di far capire l’importanza del doppio confronto”.

C’è qualcosa che vuoi dire ai tuoi giocatori prima di questo impegno?
“Io voglio dire che, a volte, con la volontà si ottiene più che con le capacità: in queste categorie la testa fa molto più delle qualità calcistiche. Voglio trasmettere ai miei ragazzi la mia voglia di vincere e la mia mentalità. Vorremo poter dedicare questa salvezza ai nostri giocatori infortunati, al nostro presidente e ai nostri tifosi”.

Andrea Vincenzi

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