Una delle sorprese di questa prima metà di stagione è stato il Valle Olona; la squadra di Rovellini non era partita con i favori del pronostico ma ora si trova relativamente distante dalla zona retrocessione e con i playoff alla propria portata. Uno dei protagonisti fino a questo momento è stato Samuele Moroni; fortemente voluto dal direttore sportivo Carnelli, nella passata stagione ha avuto poco spazio a causa infortuni ma ora sta riuscendo a trovare continuità e sta garantendo ottime prestazioni. Il regista ha alle spalle anche esperienze nelle giovanili di Milan e Varese che ricorda con grande piacere: vivere in un ambiente professionistico è motivo di grande crescita non solo sul campo ma anche dal punto di vista personale. 

Come detto il Valle Olona sta andando anche oltre qualche aspettativa, ma Moroni avverte: “Bisogna dare continuità di risultati per poter centrare una salvezza serena e poi, solo dopo, provare a pensare più in grande“. I ragazzi del Valle Olona sanno bene che in questa categoria tutto può cambiare in poco tempo. Nella passata stagione infatti, sembrava che la situazione fosse tutto sommato tranquilla, ma a causa di un periodo no, la squadra si è ritrovata ad ottenere la salvezza solo all’ultima giornata.

Il Valle Olona ha concluso il girone di andata con due sconfitte, nella partita contro il Morazzone non è bastato il gran gol dello stesso Moroni ad evitare la sconfitta. La sosta arriva quindi nel momento migliore: ricaricare le pile, allenarsi con tranquillità e lavorare sugli aspetti da migliorare permetterà ai ragazzi di Rovellini di preparare al meglio la seconda parte di stagione.

Ripercorriamo i momenti salienti della tua carriera..
“Ho iniziato nella squadra del mio paese a Solbiate Olona; dopo un paio d’anni sono andato nelle giovanili del Milan dove sono rimasto fino agli esordienti. Dopodichè ho vissuto un’esperienza al Varese fino agli allievi nazionali. Quando il Varese è fallito sono stato per sei mesi alla Pro Patria ma non è stata un’esperienza particolarmente positiva e quindi ho passato la parte restante della stagione ad allenarmi al Busto 81, squadra con cui poi ho giocato per i due anni successivi, perdendo la finale in Eccellenza. Dopo il Busto sono andato alla Castellanzese con la quale invece ho vinto un’Eccellenza, ma l’anno successivo, in Serie D non è andata come speravo quindi sono andato alla Vergiatese. Da due anni gioco invece al Valle Olona”.

Cos’ hai imparato dalle esperienze al Milan e al Varese?
“Sono esperienze che mi hanno fatto crescere sicuramente dal punto di vista calcistico, ma soprattutto da quello personale. Fin da piccolo sei catapultato in realtà complesse dove hai l’opportunità di rapportarti con professionisti, che ti insegnano il rispetto e il valore delle regole. Inoltre, grazie ai vari tornei si ha la possibilità di viaggiare anche all’estero; anche queste sono esperienze che ti fanno crescere”.

Cosa ti ha spinto a scegliere proprio il Valle Olona?
“Dovevo dare priorità a studio e lavoro, quindi gli allenamenti al pomeriggio stavano diventando impossibili. Il Valle Olona, nella persona del direttore sportivo Carnelli, mi ha voluto e mi ha convinto con il progetto. Inoltre è una sistemazione comoda perchè è più vicina a casa mia. Qui ci sono ottime strutture, campi di allenamento in buonissime condizioni e una società seria: sono contento della scelta che ho fatto”.

Quali erano i vostri obiettivi stagionali a inizio anno? Vedendo dove siete arrivati al giro di boa, sono cambiati?
“L’anno scorso eravamo tranquilli a febbraio, ma a causa di un periodo no, ci siamo trovati ad ottenere la salvezza solo all’ultima giornata. Il Valle Olona era una neopromossa e arrivava da una fusione, con tutto ciò che questo comporta. In questa stagione invece tutto sta andando meglio: la squadra è ben strutturata, con giocatori più esperti. Puntiamo ancora alla salvezza, ma vedendo dove siamo arrivati nel girone di andata ci guardiamo anche davanti e non solo indietro. Grazie alle qualità che abbiamo cercheremo di lasciarci aperta la possibilità di centrare i playoff”.

Quali sono invece i tuoi obiettivi personali?
“La mia priorità è la squadra: cercare di non retrocedere è il mio obiettivo per quest’anno, magari riuscendo anche a dare il mio contributo con qualche gol in più. Dal punto di vista personale voglio cercare di restare in società come quella del Valle Olona; sana ma ambiziosa, con ottime strutture e campi in buone condizioni”.

Quali sono gli aspetti che potete migliorare?
“Dobbiamo riuscire a dare più continuità ai nostri risultati. Come detto prima, in categorie come questa c’è il rischio di ritrovarti in zona retrocessione vivendo un periodo negativo, proprio come ci è successo l’anno scorso. Riuscire invece ad ottenere tanti risultati utili consecutivi, potrebbe garantirci una salvezza anticipata e poi, con la tranquillità raggiunta, provare a puntare a qualcosa in più”.

Come vivrete la sosta?
“Abbiamo finito la prima parte stagione con due sconfitte, quindi la sosta è arrivata forse nel momento migliore. Fermarci, recuperare le forze e lavorare ci darà la possibilità di affrontare al meglio il girone di ritorno, sperando di confermare ciò di positivo è stato fatto finora e magari provando anche a fare qualcosa di più”.

Giovanni Enrico Civelli

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