Un primo trofeo a metà stagione che è sintomo di una crescita costante del gruppo. L’Under 13 di Varese Basketball è tornata dalla Winter Cup di categoria, organizzata da College Borgomanero, con la coppa in mano.
Un successo che, al di là del valore intrinseco e specifico del torneo, è il miglior riscontro della bontà del lavoro iniziato a settembre da coach Andrea Mai con i suoi ragazzi.
Il successo in Winter Cup è la più bella dimostrazione dell’ottimo lavoro che state facendo da inizio anno..
“Sicuramente è stato un bel successo, anche in un torneo di medio livello. I ragazzi hanno giocato tutti e tanto, dando ottime risposte. Abbiamo trovato protagonisti diversi dal solito che ci hanno dato soluzioni nuove ed importanti. Il bilancio finale è sicuramente buono e ci dà un feedback su quello che può essere il punto in cui siamo nel percorso di crescita a livello di squadra. I ragazzi stanno capendo piano piano cosa voglio e man mano ci stiamo avvicinando”.
Ecco, a che punto è il percorso di crescita di questo gruppo nuovo con cui ha iniziato a lavorare a settembre?
“Premesso che le basi erano molto buone, visto che il gruppo l’anno scorso lo aveva il mio assistente, Riccardo Cagnone, che sicuramente ha fatto un ottimo lavoro, sto cercando d’inserire piano piano dei pezzettini in più in quello che è un percorso di sviluppo a livello di settore giovanile. E’ chiaro che il tipo di lavoro è diverso, gli obiettivi sono diversi, il livello degli avversari si alza. I primi due mesi ci sono serviti molto per conoscerci in maniera reciproca. Adesso i feedback migliorano e i ragazzi iniziano a dare importanti risposte, senza mai dimenticarci che parliamo di ragazzini di 12 anni”.
In un contesto di basket come quello della società, quindi con una filosofia ben precisa, c’è un particolare aspetto su cui sta lavorando nel passaggio tra minibasket e settore giovanile?
“Io dedico due allenamenti alla settimana solo sulla parte individuale. Si gioca un po’ meno e si guarda di più questo aspetto, ma non solo. Lavoriamo molto sul cercare di correre tanto e fare tanto contropiede. Questo tipo di basket permette di giocare ad un ritmo più alto, dando così la possibilità a tutti di avere maggiori possibilità di giocare e mettersi in luce e seguendo poi quella che è una delle direttive principali della nostra società a livello di filosofia di gioco”.
Quali saranno i prossimi impegni più importanti in arrivo?
“Dal 2 al 5 gennaio saremo presenti al “Mare di Roma Trophy”, a cui partecipano 12 squadre e che si svolgerà a Ostia. Sarà una trasferta lunga, la prima per il nostro gruppo e sarà sicuramente utile per fare gruppo. Ci servirà molto, porterò tutti i ragazzi, perchè hanno tutti le possibilità per stare in campo ed è giusto che lo dimostrino. In campionato ci mancano due gare per chiudere il girone d’andata e poi da metà gennaio inizieremo il girone di ritorno”.
Alessandro Burin