Siamo solo a inizio ottobre, ma la sessione di esami del Varese si protrarrà a lungo perché il valore di una squadra si misura di domenica in domenica e il nuovo test che i biancorossi dovranno affrontare risponde al nome RG Ticino. Un’altra matricola (la seconda affrontata dopo la Lavagnese), ma di ben altra caratura viste le mai nascoste ambizioni dei verde-granata e il livello della squadra a disposizione dell’ex Varese Filippo Carobbio.

Discorsi che interessano relativamente a Corrado Cotta, concentrato (com’è giusto che sia) solo ed esclusivamente sulla sua squadra: “Arriviamo alla partita di domani cavalcando un’onda positiva, ma la settimana non è certo finita e a Romentino sarà tutt’altro che una passeggiata. Noi abbiamo la consapevolezza di andare là per giocarcela perché forti di un’applicazione e di una compattezza che è sotto gli occhi di tutti. Poi il bello e il brutto dl calcio è che puoi venire smentito da un momento all’altro, ma chi vive le Bustecche ogni giorno percepisce l’entusiasmo e la voglia di questi ragazzi. Vincere aiuta a vincere, ma prima di tutto è bello vincere”.

Come sta il Varese?
“Il Varese sta bene, a maggior ragione in virtù del discorso precedente perché i risultati positivi danno serenità a tutto l’ambiente e ai tifosi. Personalmente sono molto contento delle risposte che sto avendo dalla squadra perché chiunque ha fin qui risposto alla grande e nello spogliatoio è nata una bella, sana e leale competizione: se vogliamo lasciare qualcosa di importante dobbiamo avere una rosa lunga e competitiva”.

Rosa che sarà ancor più lunga con i rientri degli infortunati: qual è la situazione dell’infermeria?
“Buona, lentamente stanno tutti recuperando. Di Maira avrà un ultimo controllo precauzionale a metà della prossima settimana, Ferrari dovrebbe rientrare in gruppo da martedì, Monza sta rispondendo bene e intensificando, mentre Diop scalpita per rientrare ma non è ancora pronto. Domani non ci sarà Bertazzoli. Guri? Il transfer è arrivato e, salvo imprevisti, domenica prossima sarà titolare al 100%: nel momento in cui sarà là davanti, però, non voglio che gli siano affibbiate tutte le responsabilità, perché comunque è il progetto che ha più valore e la squadra lo sta dimostrando in queste partite”.

Cosa possiamo dire sull’RG Ticino?
“Affronteremo una squadra di livello assoluto che, evidentemente, non ha ancora fatto scattare la famosa molla per dare lo scatto al suo campionato. Speriamo che non lo diano domani, ma il valore dei nostri avversari è indubbio: hanno almeno cinque o sei giocatori che possono risolvere le partite con una giocata individuale, e limitare questi profili sarà il primo obiettivo. Carobbio è un allenatore moderno e davvero preparato, che insiste molto sull’uscita dalla difesa per provare soluzioni innovative; dobbiamo entrare nell’ottica di star affrontando Guardiola e il suo Manchester City”.

Cosa dovrà fare dunque nel concreto il Varese?
“Dovremo tenere la compattezza di Asti e il crescendo della ripresa, provando a gestire il palleggio nello stretto per tentare la giocata in verticale. Se così non fosse potremmo andare in difficoltà sulle seconde palle, aspetto sul quale, per nostre caratteristiche, non siamo al top. Diciamo che rispetto alle ultime partite dovremo provare ad intensificare il nostro gioco, passando dai 45′ di un tempo ad almeno 60’/70′.

Matteo Carraro

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