La sua conferma è stata la prima mossa di mercato di un Verbano che aveva festeggiato la salvezza aritmetica con qualche giornata di anticipo. Stiamo parlando del suo condottiero, mister Costanzo Celestini, che l’anno scorso aveva preso il comando a campionato già iniziato, dopo la rottura con l’ex Ardito e con buona parte del precedente staff dirigenziale. In una situazione di instabilità con inevitabili ripercussioni in termini di rosa e ovviamente di obiettivi stagionali, il tecnico aveva saputo barcamenarsi tra peso delle aspettative e realtà dei fatti per portare a termine la missione. Ora, l’inizio di un secondo capitolo della saga, che potrà scrivere dalla primissima riga insieme a un gruppo giovane desideroso di mettersi in mostra.

“Sono contento che si possa ripartire da inizio anno – esordisce il tecnico rossonero –, perché fare la preparazione insieme è importante per impostare un certo tipo di lavoro con i ragazzi nuovi che formeranno parte del gruppo. Lo scorso anno era stato particolare, perché al mio arrivo avevamo dovuto fare uno sforzo immane. Ci eravamo privati di diversi giocatori e avevamo rischiato molto, ma ancora oggi devo ringraziare chi è rimasto e tutti i giovani che sono stati determinanti per conquistare la salvezza anticipata. Quest’anno si parte con una squadra che ha una logica e un costo giusto e si tenterà indubbiamente di fare il meglio possibile, come si augurano tutte le società. Siamo consapevoli che andremo a disputare un campionato veramente impegnativo, quindi sarà una bella esperienza”.

Potendo pianificare il mercato con la società, cosa può dirci della squadra che sta prendendo forma?
“Abbiamo allestito una squadra formata da tantissimi giovani. Al di là del profilo 2004 fisso, ci sono diversi 2003, quindi sarà sicuramente stimolante allenare un gruppo con queste caratteristiche. Ogni volta andremo a confrontarci con squadre che hanno valori importanti nelle loro rose, ma da parte nostra avremo l’entusiasmo di questi giovani che hanno voglia di mettersi in mostra. Ed è proprio questa voglia che dovrà fungere da traino per tutto l’anno, con la speranza che ci si possa togliere qualche soddisfazione”.

Nelle prossime settimane vi aspettano varie amichevoli con squadre di varie categorie. È stata una scelta premeditata per provare diverse soluzioni?
“Sì, abbiamo scelto squadre ambiziose e competitive nei rispettivi gironi. Inizieremo con un triangolare contro Ispra e Bulé Bellinzago, poi giocheremo contro l’Oleggio e come ultimo test affronteremo il San Giuliano. L’idea è di metterci alla prova gradualmente in termini di impegno per tastare il nostro grado di competenza. Chiaro che in preparazione il risultato è l’ultimo dei problemi; ciò che conta è avvicinarci nelle migliori condizioni possibili alla prima di Coppa e di campionato”.

Ora che la composizione del girone è ufficiale e le rose sono quasi pronte, che idea si è fatto di questo campionato?
“Penso che ci sia un grandissimo equilibrio per il semplice fatto che anche le squadre neopromosse avevano già rose costruite per l’Eccellenza e si sono ulteriormente rinforzate, quindi non vedo una cosiddetta squadra materasso. Il livello è molto alto e da parte nostra ci siamo adeguati facendo una scommessa impegnativa che indubbiamente comporterà dei rischi, ma la bellezza del calcio secondo me risiede proprio in questo, ovvero nel giocarsela con una squadra che sulla carta non è tra le favorite. Con così tanta gioventù, potremo incontrare qualche difficoltà a livello di esperienza, ma come ho detto prima i ragazzi sono molto volenterosi, quindi spero che in breve tempo, magari passando anche per qualche sconfitta, possano colmare questo gap per andare a combattere nel migliore dei modi contro queste corazzate”.

Quello della squadra giovane, dopotutto, è un concetto storicamente molto caro alla Presidenza.
“Il bello del mio percorso al Verbano è che dopo tanti anni passati insieme conosco molto bene la famiglia Barbarito e ho un ottimo rapporto sia con Pietro che con Marco. Al giorno d’oggi circolano cifre esorbitanti per i giocatori, invece la nostra idea è che l’Eccellenza dovrebbe essere un trampolino di lancio per i ragazzi più giovani”.

Dopo queste premesse, che Verbano dobbiamo aspettarci e quali saranno le vostre ambizioni?
“Se tutti vogliono vincere, noi sicuramente non vogliamo perdere. Per una squadra che agli occhi degli altri può sembrare una candidata a retrocedere, sarebbe un grande motivo di orgoglio e anche uno stimolo importante riuscire a esprimere il nostro gioco, concentrandoci sempre sul nostro obiettivo principale che è quello di mantenere la categoria”.

Silvia Alabardi

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui