Per il secondo anno consecutivo l’Italia ha vinto gli Europei Under 17 di pallavolo femminile. Nella finale giocata domenica 23 luglioVrnjacka Banja (Serbia) le azzurre hanno battuto ancora una volta le pari età della Turchia per 3-1 (25-12; 25-8; 21-25; 25-19).

L’Italia è giunta alla vittoria finale grazie ad un percorso in crescendo, che nel corso della prima fase ha conquistato sei vittorie e subito una sola sconfitta nella partita inaugurale contro la Croazia. Un percorso lungo, faticoso ma pieno di emozioni che non riguarda soltanto le giocatrici in campo, ma anche tutto lo staff tecnico che le segue ‘lavorando nell’ombra’. Tra questi elementi importanti del team troviamo un nome molto legato alla nostra provincia: Luca Monestier.

Laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi dell’Insubria di Varese e con specializzazione in Ortopedia e Traumatologia, inizia anche ad interessarsi di traumatologia sportiva, effettuando esperienze in differenti sport ricoprendo il ruolo di medico sociale nelle società calcistiche del Varese 1910 e del Pro Patria Busto Arsizio, nell’ambito della pallavolo collabora con il Club Italia ed arricchisce il suo curriculum collaborando anche nel mondo del rugby e del basket. Dal 2016 è anche medico sociale delle Nazionali Italiane giovanili di Pallavolo Femminile (FIPAV).

Dal punto di vista personale è una bellissima esperienzaspiega Monestier , perché ci si trova a gestire un gruppo meraviglioso di ragazze che per la prima volta affrontano una competizione di questa caratura, con tutte le emozioni e tensioni del momento. Io mi occupo, insieme al fisioterapista (Virginia Braghieri, ndr), degli infortuni. Inoltre mi organizzo insieme agli allenatori (Pasquale D’Aniello, Oscar Maghella e Giovanni Galesso, ndr) ed al team manager (Giulia Pisani, ndr) per programmare la giornata con gli allenamenti, le sessioni di video e le competizioni”.

Un gruppo veramente unito sotto tutti i punti di vista quello delle ragazze U17, che nonostante un inizio difficoltoso ha saputo subito rialzare la testa e proseguire dritto verso l’obiettivo principale. “Grande prova di forza soprattutto contro la Grecia in semifinale, che arrivava da una serie di partite sempre vinte tra girone e match pre-europei. Pur trovandoci sotto per 11 a 8 al tie-break, siamo riusciti a vincere 14 a 16, conquistandoci così la meritata finale”.

Uno staff tecnico che ormai è una garanzia di successo, sia per gli obiettivi raggiunti in campo, sia per la capacità di integrarsi in maniera chirurgica con le varie ragazze. Lo stesso Monestier lo conferma: “Con Pasquale D’Aniello ed Oscar Maghella ormai collaboro da sette anni e questo nostro legame, nei momenti di difficoltà, ci permette di riuscire a gestire tutte le situazioni in modo anche da poter rassicurare e guidare al meglio le ragazze. L’anno prossimo ci saranno i mondiali in Giappone. Siamo molto curiosi ed entusiasti, perché questo sarà il primo mondiale di categoria organizzato”.

Le idee di Luca per il futuro sono ben chiare: “A livello sportivo ora mi dedico solamente alla nazionale perché sono già molto contento del lavoro che già svolgo in ospedale a Varese nell’ambito della chirurgia del piede infantile e di traumatologia generale. Preferisco gestire meglio poche cose in modo da ottenere ottimi risultati piuttosto che farne tante ma fatte sommariamente”.

Sono ormai sette anni che il medico di Varese lavora nell’ambito della nazionale, con quattro esperienze di tornei ufficiali che lo hanno portato a vincere due ori e due argento, ma, nonostante ciò, il suo approccio rimane sempre lo stesso e con lo stesso entusiasmo della prima volta: “L’ambito dello sport mi è sempre piaciuto. Di fatto rinuncio a delle mie ferie per poter seguire e continuare questa esperienza. Ogni volta che indosso la maglia della nazionale è un’emozione unica, indescrivibile, nonostante io sia ‘solo il medico’. L’entusiasmo c’è e ci sarà sempre fino a quando avrò l’opportunità di proseguire questa splendida avventura”.

Matteo Carcano

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