La Hupac Pro Patria ritrova se stessa. Nel profondo. Messa di fronte ad un’avversaria tosta come Usmate, la squadra bustocca ritrova per intero la sua anima tornando a lavorare durissimo nella fase tecnica che le riesce meglio: la difesa. Nonostante un avvio terrificante, 0 a 13 al 9′ per le usmatesi, Ludovica Rossini e compagne non si perdono d’animo e aggrappandosi con tutte le forze alla difesa risalgono la corrente e possesso dopo possesso calano la saracinesca lasciando alle ospiti 31 punti in altrettanti minuti.

“E’ vero – conferma Andrea Baruffi, assistente di coach Francesco Fabrizio -, abbiamo iniziato la partita in salita: per il 75% del primo quarto abbiamo subito quasi inermi l’intensità delle brianzole che, con l’innesto di Lazareska, hanno ulteriormente incrementato quella che già di loro natura è l’attitudine ad un gioco rapido e perimetrale. Noi, dopo un avvio “litigioso” con il ferro, usciti dai timeout ed iniziato il secondo quarto, abbiamo ripreso in mano le redini in difesa e, come da tradizione, l’impegno profuso là dietro ci ha dato forza e fiducia per fare bene anche sul versante offensivo. Non ci siamo fatti scivolare via una partita che aveva un peso specifico molto importante. Abbiamo iniziato ad imporre il nostro ritmo ed occupare i nostri spazi, riuscendo a fronteggiare con successo sia il pressing a tutto campo a uomo, sia le difese a zona proposte da Usmate. Difensivamente parlando abbiamo fatto un poi un ottimo lavoro nel neutralizzare il loro reparto esterne, che al momento dello scontro con noi occupavano il quinto (Pratelli) e decimo (Zumaglini) posto nella classifica marcatrici del campionato e rappresentavano le “minacce” primarie da contenere. Concedere alle usmatesi 15 punti in meno rispetto alla loro media stagionale non è stato facile, ma è un’ulteriore conferma di essere tra le difese migliori del campionato e di questo le ragazze devono esserne orgogliose”.

Difesa superlativa, come sempre, e in attacco?
“Là davanti la palla s’è mossa con fluidità e siamo riusciti prima a mantenerci in scia e poi ad assumere il comando nei due quarti finali, nonostante l'”emergenza assenze” che ci ha costretto a rotazioni col contagocce. In virtù di ciò sono contento della prestazione della squadra, che ha dimostrato carattere e resistenza: le giocatrici che erano chiamate ad innalzare la loro prestazione, quindi Garavaglia, Tajè, Castellanelli, hanno risposto presente mentre le altre, ovvero Rossini, Castiglioni, Caruso e Mainini, sono state, come sempre, la nostra spina dorsale. Dunque faccio a tutte loro i miei complimenti e ringrazio anche il nostro pubblico per il calore ed il supporto che non ci fanno mai mancare”.

Cosa pensi invece del vostro momento?
“A differenza della passata stagione – continua il professor Baruffi, brillante laureato in Scienze Motorie -, il nostro calendario di quest’anno è meno compartimentato. Questo aspetto, unito al fatto che diverse squadre si sono rinforzate col mercato invernale, fa sì che sia più complesso il mantenimento di una continuità nel corso del girone di ritorno, rendendolo inevitabilmente più altalenante. Ad inizio stagione, però, avevamo messo in preventivo tutte queste cose e nel corso dei mesi abbiamo cercato di costruire nel tempo una mentalità propositiva, basata sulla consapevolezza delle nostre qualità e sulla resilienza. Questo ci spinge a  perseverare col lavoro per fronteggiare i momenti di difficoltà  e di sconfitte che nello sport sono ineluttabili e, se affrontati col giusto mindset, diventano fonte di crescita”.

Con un bilancio numerico più che buono, 12 vinte e 7 perse, quali sono le vostre prospettive e o obiettivi?
“Alla luce di quanto detto e dei risultati che stiamo ottenendo, sebbene l’obbiettivo primario sia sempre quello della permanenza in categoria, da parte nostra c’è la volontà di dare il massimo spingendoci il più in alto possibile per far fruttare l’impegno e la serietà con cui approcciamo il gioco. Le ragazze sono affiatate e più condiscono il gioco con gioia e grinta, più si divertono poi, è chiaro, in ogni partita scendiamo in campo per vincere. La chiave per affrontare al meglio questa seconda fase del campionato sarà tenere alta la motivazione e la fiducia nei nostri mezzi quando le cose vanno bene, e ancor di più se non dovessero andare secondo i piani. Infine, sarà fondamentale  rimanere focalizzati su ciò che è in nostro controllo e dare individualmente il 100% per aggiungere di continuo un tassello dopo l’altro. In questo senso le partite giocate in trasferta saranno cruciali per il nostro outcome stagionale”.

La prossima trasferta vi porterà ad Albino, la seconda in classifica: come presenti questo incontro?
“Che dire di Albino? La classifica, che parla chiaro, è frutto di  un roster di qualità che in casa riesce ad ottenere i 2 punti nell’80% delle partite con una media di 73 punti fatti e 53 subiti. Il loro momento stagionale è buono e sono reduci dalla vittoria su Pontevico che sicuramente le avrà galvanizzate. Sono un gruppo abbastanza omogeneo e distribuiscono bene  le responsabilità nel loro sistema di gioco pur mantenendo comunque dei perni saldi. Sabato ci aspetta una gara difficile e, come staff tecnico, cercheremo di apportare nel corso della settimana tutti gli aggiustamenti del caso in preparazione alla partita. Le nostre ragazze – conclude Andrea – dovranno giocare col “coltello tra i denti” sin dalla palla a due, aiutandosi a vicenda e curando ognuna i propri compiti individuali”.

SERIE B FEMMINILE
RISULTATO DICIANNOVESIMA  GIORNATA

HUPAC Pro Patria Busto – Basket Usmate  54 – 44 (22-22)
VENTESIMA GIORNATA
Sabato 17 febbraio, ore 20.30
Albino – Hupac Pro Patria Busto

CLASSIFICA: Canegrate 32; Albino, Pontevico 30; BFM 28; Bresso 26; Pro Patria 24; Milano Stars, Usmate, Varese 22; Broni 16; Brignano, Vittuone 14; Robbiano, Sondrio 8; Bollate, Valmadrera 4.

Massimo Turconi

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