Un gol in tre partite. Due (entrambi di Pitou) in cinque se mettiamo nel conto anche i turni preliminari di Coppa Italia. Se la Pro Patria è “solo” a quota 2 punti (e non a 5 come le prove interne con Renate e, sabato scorso, FeralpiSalò avrebbero legittimato), è perché non ha saputo tradurre in reti il cospicuo PIL di gioco prodotto nelle metà campo avversarie. Analisi semplice, persino banale. Ma che fa da sottinteso ad un interrogativo. Quanto c’è di contingente, quanto di strutturale e quanto infine di realmente migliorabile nel down realizzativo biancoblu? E qui la risposta non può essere altrettanto scontata. Perché dalla capacità di evolvere dall’attuale carenza (presupposto non così dissimile, ma con numeri diversi, alla stagione passata), dipendono le fortune del 2024/25 tigrotto. L’oroscopo bustocco prevede domenica trasfertona a Vicenza (ore 18.30, stadio “Menti”). Cioè, l’incrocio con la principale candidata alla Serie B. Ma anche la protagonista di una partenza così così. Prolungare l’avvio rallentato del Lane è il chiaro obiettivo settimanale della Pro Patria.
Scatto alla risposta
“La squadra è più pronta di quanto mi aspettassi”. Per Raffaele Alcibiade (la cui esperienza dà valore aggiunto al giudizio), il processo di maturazione tecnica starebbe bruciando le tappe previste. Ok, ma questa è una buona o una cattiva notizia? Dipende. Già, perché se l’assunto rappresenta un plus al lavoro di Riccardo Colombo e del suo staff, aver fatturato 2 soli punti in classifica è invece un minus ai margini di crescita. Che ci sono. Ma il discorso vale anche per gli avversari. Va da sé, per mantenersi pronti, serve più concretezza. Altrimenti il percepito viene travolto dal reale.
Eljon e le storie tese
Per ritrovare un avvio da un gol in 3 partite, tocca tornare al 2015/16. Stagione non esattamente benchmark di eccellenza. Da quell’annata, registrate produzioni sempre superiori sino al massimo delle 5 reti del 2022/23. Corretto o meno, inevitabile puntare il dito contro gli attaccanti. Quantomeno quelli di ruolo vista la pericolosità di Ferri contro i gardesani. Aspettando il 9 di maglia Giacomo Beretta, focus sul 29 Eljon Toci. Sabato autore di una prestazione (come sempre) rusticana a rimbalzo ma povera quanto a canestri fatti. Per tutti, quello omesso su puntuale assist di Terrani. Spesso ad una punta basta un gol per sbloccarsi. Ma (salvo ognuno), bisogna pur farlo.
Andreoletti a due piazze
Il Padova non partiva così bene (3 vittorie e 9 reti all’attivo) dal 2021/22. Allora i successi furono addirittura 6 con prima sconfitta all’8^. Ma la stagione non terminò altrettanto positivamente con testa a testa per la B perso con il SudTirol di Javorcic e finale playoff a beneficio del Palermo. Sia come sia, i Biancoscudati di Matteo Andreoletti hanno già accumulato 4 punti di vantaggio su Vicenza e Lecco, 6 sulla Triestina (battuta a domicilio dalla rivelazione Caldiero del netturbino Cristian Soave) e addirittura 7 sulla FeralpiSalò. Giusto per snocciolare le (supposte) altre 4 concorrenti alla promozione diretta. Mercato light e profilo basso le principali chiavi della partenza a cannone. Irresistibile per tutti tranne che per il non pronosticabile (ma fino ad un certo punto) Renate di Luciano Foschi. I brianzoli non aprivano un Campionato con 3 successi dal 2008/09 (ma si trattava di Serie D). E nei pro avevano messo insieme al massimo 4 vittorie nelle prime 5 (l’ultima volta nel 2020/21). Ai nerazzurri sono bastati 3 gol in 270’ per capitalizzare 9 punti infilando l’1-0 periodico con Pro Patria, Feralpi e Alcione. La Giana (prossima avversaria alla 4^) è avvisata.
Non uno di meno
Magari il botteghino vede ciò che l’occhio non può comprendere. Ma al di là della diversa percezione, le prime due gare allo “Speroni” hanno registrato rispettivamente quota 703 (Renate) e 702 (FeralpiSalò) quanto a numero paganti più abbonati (a proposito, ultima chiamata in via Cà Bianca per i ticket stagionali venerdì 13 dalle 17.30 alle 19). L’anno passato quota 700 spettatori era stata valicata solo in 7 circostanze (Arzignano, Mantova, Novara, Padova, Pro Sesto, Triestina e Vicenza). Quest’anno è stata invece già superata contro squadre non portatrici di pubblico (zero nel Settore Ospiti per il Renate, 20 per la Feralpi tra l’altro colpevoli di danneggiamenti per 100 euro di ammenda al club bresciano). Segnale (statisticamente), incoraggiante. Sempre che anche l’occhio vorrebbe la sua parte.
Studio 54
Trattasi di classica da soli 16 precedenti (4 in A ed altrettanti in B) più 3 in Coppa Italia (tutti a beneficio dei biancorossi). Bilancio dei trascorsi con il Vicenza di 4 vittorie bustocche, 6 venete e 6 pari con Pro Patria tornata al successo nel febbraio 2023 dopo quasi 69 anni (23 maggio 1954). Curiosamente, incrocio finito con il punteggio di 1-1 in 5 delle ultime 9 di Campionato. A novembre 2023 nel giro di 96 ore ben 2 sfide tra Coppa e regular season. A domicilio del Lane i biancoblu si sono imposti una singola volta (70 anni fa in B con reti di Mannucci e Pin).
23 novembre 1941 Pro Patria – Vicenza 0-0 Serie B
29 marzo 1942 Vicenza – Pro Patria 3-0 Serie B
20 settembre 1942 Vicenza – Pro Patria 3-0 Coppa Italia
25 gennaio 1948 Pro Patria – Vicenza 2-0 Serie A
20 giugno 1948 Vicenza – Pro Patria 1-0 Serie A
10 gennaio 1954 Vicenza – Pro Patria 0-2 Serie B
23 maggio 1954 Pro Patria – Vicenza 1-0 Serie B
26 dicembre 1955 Pro Patria – Vicenza 0-1 Serie A
6 maggio 1956 Vicenza – Pro Patria 1-1 Serie A
19 dicembre 1982 Vicenza – Pro Patria 1-1 Serie C1
15 maggio 1983 Pro Patria – Vicenza 1-2 Serie C1
20 ottobre 2013 Vicenza – Pro Patria 1-1 Prima Divisione
23 febbraio 2014 Pro Patria – Vicenza 1-1 Prima Divisione
30 settembre 2020 Vicenza – Pro Patria 3-2 dts Coppa Italia
9 ottobre 2022 Vicenza – Pro Patria 1-1 Serie C
5 febbraio 2023 Pro Patria – Vicenza 2-0 Serie C
7 novembre 2023 Vicenza – Pro Patria 3-2 dts Coppa Italia
11 novembre 2023 Vicenza – Pro Patria 3-1 Serie C
16 marzo 2024 Pro Patria – Vicenza 0-1 Serie C
Giovanni Castiglioni
(foto Aurora Pro Patria 1919 Official Facebook)
