E’ dolceamaro il debutto in BNazionale della Robur Saronno che dopo una trentina di minuti ben giocati lascia strada libera verso il successo a Faenza, squadra più esperta e soprattutto più dotata sotto il profilo fisico.

Le note di dolcezza si ritrovano nel buon atteggiamento, nell’approccio positivo e nella voglia di lottare messi in mostra da De Capitani e compagni per tutti 40 minuti.

L’amarezza invece, oltre ovviamente che per il risultato e per le prestazioni incolori di due giocatori importanti come Nasini (0 su5) e Negri (altro 0 su 5) è riferibile ad alcune voci statistiche che, alla fine dei conti, segnalano il profondo divario fra le due squadre: 34% al tiro per Saronno, 42% per Faenza; ma soprattutto 49 rimbalzi a 39 per i faentini che sotto i tabelloni di Saronno portano a casa 14 rimbalzi offensivi. Tanti. Pure troppi. Risulta così evidente che il team saronnese dovrà lavorare molto per migliorare difensivamente al fine di cercare di nascondere, o limitare il più possibile un gap fisico risaputo.

Per l’esordio ufficiale al piano di sopra coach Gambaro schiera in quintetto Nasini, Beretta, Negri, Quinti e Maspero. Faenza risponde con Fragonara, Cavallaro, Calbini, Poggi e Poletti.

L’avvio di gara dei saronnesi, 1-5 e tanti errori madornali, è da brividi, ma la AZ si riscalda subito grazie alle iniziative di Quinti (3 su 6 e 9 rimbalzi) e quelle “bollenti” di Teo Beretta, bravo a caricarsi sulle spalle la squadra con 11 punti segnati in 7 minuti: 14-12. I ritorni in panchina di Quinti e dello stesso Beretta per 2 falli tolgono talento offensivo all’azione di Saronno che, comunque, tiene in difesa e gira il primo quarto attaccata ai romagnoli che spremono tanto da Poggi e dall’ex legnanese Fragonara: 19 a 21. Nel secondo quarto dopo cinque minuti in equilibrio gli ospiti tentano la fuga in avanti con Dincic sul 32-38 al 18° con Dincic ma ancora Beretta ricuce lo strappo mandando la AZ al riposo lungo sul 37-38.

Dopo l’intervallo Saronno rimette la testa, 43-42, grazie ai canestri di Maspero (5 su 11 e 7 rimbalzi) e Beretta (2 su 2 da 2, 4 su 7 da 3) ma Poletti, Calbini e Poggi confezionano il 12 a 2 che scava il primo solco importante nel match: 45-54. De Capitani e un vivacissimo Pellegrini rimettono in asse sul 54-56 al 29′ una AZ Saronno decisamente in sofferenza in due uomini-cardine come Nasini e Negri a secco e autori di una gara impalpabile. Girato il terzo periodo sul -5 (54-59) i padroni di casa tengono vive le speranze fino al 33° (58-65), ma sul 4° fallo e successivo tecnico sanzionati a Beretta il team saronnese, privato del suo leader, si spegne di colpo subendo il break di 9-0 (liberi di Vico, 2 su 2, e Cavallero 4 su 4) e continui errori al tiro di AZ che di fatto, sul 58-73 al 36° chiude una gara che Faenza gestisce senza affanni fino alla sirena conclusiva.

“Sono contento della prestazione sul piano mentale e caratteriale – dice coach Stefano Gambaro, coach di Saronno -, in una gara nella quale, però, ci sono mancate precisione, continuità e soprattutto coralità al tiro. Là davanti abbiamo avuto solo Beretta e sprazzi di Maspero, ma noi possiamo e dobbiamo fare, tutti quanti, molto di più così come, in difesa, dovremo lavorare meglio per non regalare palloni in modo banale e tamponare la falla a rimbalzo perchè i 14 palloni lasciati nelle mani di Faenza hanno avuto un peso importante nell’economia della gara”.     

AZ SARONNO – BLACK FAENZA 67-81 (19-21) (37-38) (53-59)
Saronno: Pellegrini 11, Nasini, Negri, Quinti 8, De Capitani 7, Tresso 4, Giulietti 8, Canton ne, Maspero 12, Beretta 17, Tolotti ne, Mariani ne. Allenatore: Gambaro.
Faenza: Ndaye, Poletti 9, Calbini 5, Vico 12, Naccari ne, Zangheri 5, Poggi 18, Tartaglia ne, Dincic 13, Sirri ne, Cavallero 13, Fragonara 6.
Allenatore: Garelli.

Massimo Turconi

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