Uno dei talenti più cristallini uscito dalla “cantera” di casa Robur Et Fides. Un giocatore cresciuto tramite il duro lavoro e la voglia di non smettere mai di migliorare, aggiungendo di anno in anno un pezzetto al suo sviluppo.

Andrea Calzavara, dopo l’ottima annata giocata a Casale Monferrato in A2 chiusa con 13.4 punti, 4.5 rimbalzi e 3.1 assist, nonostante la retrocessione dei piemontesi, ha ricevuto ed accettato la chiamata di un club prestigioso come l’Happy Casa Brindisi che, dopo la retrocessione quest’anno, vuole subito tornare in LBA.

Per “Calza”, classe 2001, un contratto pluriennale, sintomo della fiducia che i pugliesi hanno sul talento di Cavaria con Premezzo, che a Brindisi troverà un allenatore di altissimo livello come Piero Bucchi ed un compagno di squadra che a Varese tutti ricordano con grande affetto: Niccolò De Vico.

La tappa brindisina per Andrea è il giusto ed ennesimo step di crescita per una carriera in continua ascesa che ora passa per un punto cruciale del percorso, che chissà se mai porterà Calzavara a giocare anche nella “sua” Varese.

Andrea, intanto, quant’é la soddisfazione di approdare in una piazza importante come Brindisi?
“Tantissima. Sono sincero, non mi aspettavo la chiamata di un club come Brindisi e soprattutto così presto nel mercato. Sono però molto felice, è sintomo della fiducia che la società ha riposto in me e non vedo l’ora di iniziare a lavorare con un allenatore come Piero Bucchi ed in un contesto di squadra molto ambizioso”.

Cosa si aspetta da quest’avventura?
“Penso sarà un avventura difficile in cui dovrò essere bravo a calarmi subito nella realtà e nel ruolo che avrò. Probabilmente partirò dalla panchina, quindi dovrò farmi trovare sempre pronto quando chiamato in causa, dovrò saper assumermi le mie responsabilità, giocherò in un club circondato da un clima a livello di tifo elevatissimo e quindi anche le pressioni aumenteranno. Però ritengo che questa sia una tappa fondamentale nel mio percorso di crescita e non vedo l’ora di viverla”.

Quanto è estato importante l’anno appena vissuto a Casale Monferrato per la sua crescita?
“Moltissimo. All’inizio avevo dei dubbi su quella che poteva essere la mia scelta, anche perché al momento della firma non ero al 100% a livello fisico. Con il passare del tempo però tutte le perplessità sono svanite, per me è stata un’annata importantissima, che mi ha fatto capire quanto posso incidere a questo livello, dandomi qualche certezza in più che mi aiuterà sicuramente nel mio percorso. Se oggi sono a Brindisi è anche grazie a loro”.

Secondo lei l’avventura a Brindisi sotto quali punti di vista la può aiutare a crescere maggiormente?
“Dal punto di vista mentale e dell’approcciarsi alla pallacanestro con sempre maggior professionalità. A questo ci abbino la capacità di essere continuo, che ritengo sarà fondamentale per vivere al meglio quest’esperienza”.

Negli ultimi due anni ha notato un aumento della competitività in A2?
“Assolutamente sì, ritengo che ad oggi il campionato di A2 sia molto competitivo. Ci sono sempre più squadre strutturate che puntano al salto di categoria ed ogni anno ti scontri con giocatori forti, sia americani che italiani, e società che spendono tanto per fare investimenti di un certo livello. Il livello di fisicità che si incontra in A2 è sempre maggiore”.

Parlando di questioni varesine, lei cresciuto in Robur Et Fides, come vede il matrimonio tra Pall.Va e i gialloblu?
“Sicuramente è qualcosa di particolare e strano. Da esterno posso dire che è una cosa che mi sarebbe piaciuta vivere anche a me, anche se mi sembra che ancor oggi ci siano molti aspetti da migliorare e non so se mai riusciranno effettivamente a sistemarli”.

Le piacerebbe un giorno tornare a Varese, questa volta in Pallacanestro Varese però?
“Varese è la squadra del mio cuore e sicuramente ho da sempre il sogno di giocare a Masnago, però ad oggi non si sono mai create le condizioni perché questo potesse avvenire. Vedremo in futuro ma ad oggi sono concentrato totalmente solo su Brindisi”.

Quale obbiettivo si pone per questa stagione?
“Imparare tanto a giocare con compagni forti in un contesto di alto livello e trovare da subito il mio ruolo all’interno della squadra, conformandomi al livello del gruppo. Ed ovviamente, parlando di obiettivi di squadra, puntiamo alla vittoria del campionato senza se e senza ma”.

Alessandro Burin
Foto IG Andrea Calzavara

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