Il conto alla rovescia è iniziato e tra 48 ore, minuto più minuto meno, la Robur Saronno con la penna fra le mani si prepara a segnare sul proprio Albo d’Oro una di quelle date destinate a rimanere per sempre: 28 settembre 2024, gara contro Blacks Faenza, debutto ufficiale in serie BNazionale ovvero il campionato di livello più elevato mai raggiunto dalla società saronnese in 69 anni di storia cestistica.

Un momento importante che la AZ Saronno vive distribuendosi con la dovuta solennità e la naturale leggerezza.

“Pur essendo l’ultimo arrivato in questa bella compagnia – dice Stefano Gambaro, coach di Saronno -, dico che è bello esser parte di un evento, l’esordio in BNazionale, che è atteso da tutti con trepidazione e tanto, tanto orgoglio. Vedo la felicità negli occhi dei ragazzi che lo scorso anno hanno conquistato questo incredibile traguardo e, per quel che mi riguarda, spero di poter dare una mano aiutandoli a concretizzare nel modo migliore possibile i loro sogni”.

Dai sogni alla realtà del momento: come arrivate alla prima di campionato?
“Il nostro pre-stagione – continua il tecnico biancoazzurro -, è stato più che positivo perchè lungo il percorso di avvicinamento all’esordio abbiamo raccolto tante indicazioni utili relative a quello che dovremo fare per provare ad essere competitivi in un campionato durissimo come sicuramente sarà quello di BNazionale”.

Però, sarai d’accordo, non è esattamente confortante presentarsi al campionato esibendo un -42 (98-56) buscato contro Sangiorgese, squadra di BInterregionale?
“Ovviamente sono d’accordo perchè al PalaBertelli abbiamo fatto una bruttissima figura ma, paradossalmente, proprio nel “Memorial Vaghi”, anzi solo nel “Vaghi” abbiamo prodotto le peggiori partite, leggi la risicata vittoria 91 a 85 contro Nerviano, del nostro pre-campionato che fino al week-end scorso era stato decisamente brillante. Però, soprattutto in fase di preparazione certe brusche frenate possono capitare e, nel nostro caso, i passi indietro sono stati anche provocati dai pesantissimi carichi atletici somministrati la scorsa settimana. Tuttavia è vero, lo ammetto, alla stanchezza fisica abbiamo aggiunto un approccio mentale totalmente sbagliato e, lo sanno tutti, se la mia squadra scende in campo senza energia, intensità e cattiveria agonistica non va da nessuna parte”.

Poco fa parlavi di “indicazioni utili”: quali sono quelle indispensabili per migliorare?
“Amichevoli e tornei hanno detto chiaramente che dovremo migliorare tantissimo a rimbalzo difensivo perchè dentro la nostra area abbiamo concesso tanti, troppi secondi e terzi tiri. Invece, reggere, pareggiare o meglio ancora vincere il confronto sotto i tabelloni sarà un elemento determinante per poter sviluppare il nostro gioco fatto di velocità e soluzioni rapide in contropiede primario e transizione”.

Il pre-stagione ha evidenziato anche un aspetto: avete pochi chili da mettere sulla bilancia. Quanto ti preoccupa il gap fisico che pagherete contro gran parte delle squadra avversarie?
“Preoccupato? Zero preoccupazioni, a patto però di rispettare due condizioni. Uno: giocare sempre con grande mentalità e la determinazione necessaria per volersi battere alla pari anche contro le compagini più attrezzate fisicamente. Seconda condizione: avere ben presente che nella tattica del gioco quello che sulla carta è uno svantaggio difensivo può tramutarsi in evidente vantaggio quando si va in attacco. Quindi, nel concreto, si tratterà di capire quanto saremo in grado e soprattutto bravi nell’imporre le nostre caratteristiche fisiche, tecniche e atletiche”.  

I vari “ranking” vi collocano in fondo, ma proprio in fondo al gruppo: come la vedi?
“Le valutazioni fatte a bocce ferme non hanno alcun valore e, comunque, ai nostri occhi devono funzionare da stimolo e attivare le qualità caratteriali che nei miei ragazzi abbondano. Saronno è poco considerata? Cercheremo di fare il possibile, anzi, l’impossibile per ribaltare i pronostici che ci danno già per morti e sepolti”.

La prima avversaria sarà Faenza: come presenti il match?
“Ci attende una gara durissima ma, del resto, credo che tutte le 40 gare in calendario saranno difficili e complicate. Nello specifico Faenza è un team formato da giocatori forti e molto esperti come Vico, Poletti, Poggi, Cavallero e Nemanja che tracciano la rotta ai compagni più giovani come Calbini, l’ex-legnanese Fragonara, Zangheri, Garavini e Sirri. Faenza, guidata da un coach di lungo corso come Garelli è  abituata a campionati di alta classifica, mentre noi abbiamo tutto da imparare e vogliamo farlo in fretta spingendo forte sulla filosofia che, negli anni, ha reso Saronno una mosca bianca nonchè una realtà unica nell’ambiente cestistico. Infatti, solo a Saronno si gioca mettendo in primo piano il  puro divertimento e la forza di un’idea: ce la vogliamo giocare al 100% contro tutti sempre animati da leggerezza mentale, senza aver addosso alcuna pressione e senza fare drammi se le cose non dovessero per il verso giusto. Poi, come sempre, vedremo come andrà a finire”.

SERIE B NAZIONALE

PRIMA GIORNATA
Sabato 28 settembre, PalaBorsani, ore 17
AZ Saronno – Blacks Faenza

Massimo Turconi

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