Le ultime due sconfitte consecutive con College Borgomanero e Casale Monferrato, hanno macchiato il percorso, fino a quel punto molto positivo, del Basket7Laghi nel campionato di B Interregionale.

La truppa di coach Daniele Piccolo ha chiuso al quarto posto questa prima parte di stagione, comprensiva di già ben 3 giornate del giorne di ritorno ed è pronta a lottare con tutte le proprie forze per entrare nel novero delle prime 4 squadre della classifica per accedere così alla seconda fase “gold” del campionato.

Coach, intanto, partiamo dalla debacle di Casale. Cos’è successo?
“Sicuramente ci sono tanti meriti di Casale, da quando hanno inserito Formenti sono completamente cambiati come squadra e fanno parecchio paura. Hanno interpretato la partita molto meglio di noi che siamo scesi in campo con un atteggiamento troppo molle, dovuto anche al fatto di aver giocato una gara punto a punto con un punteggio molto elevato con College pochi giorni prima. Abbiamo avuto qualche acciacco fisico che non ci ha aiutato ma soprattutto non abbiamo segnato con la stessa continuità che ci contraddistingue e i soli 58 punti segnati, a differenza degli 80 di media che realizziamo solitamente, dicono tutto. Mi affido molto alla matematica e quella non sbaglia”.

Gli ultimi due stop consecutivi che avete collezionato, con College e Casale appunto, si possono derubricare però a meri passi falsi o devono far preoccupare?
“La sconfitta con Casale ci deve far riflettere e farci chiedere cosa vogliamo fare da grandi. Siamo partiti per salvarci, la richiesta della società era di vivere una stagione tranquilla, però avendo chiuso il giorne d’andata al terzo posto è legittimo pensare di poter puntare a molto più in alto della sola salvezza. Non dobbiamo fare passi indietro, dobbiamo continuare a mantenere il livello raggiunto ed anzi, cercare di migliorare sempre più. Con College ci può anche stare di perdere in una gara punto a punto e quella non mi preoccupa. Dopo la gara con Casale ci dobbiamo rimettere in bolla in queste due settimane di pausa e cambiare registro negli scontri diretti per quella che è la formula del campionato, altrimenti inizi la seconda fase con una classifica veramente povera”.

Guardando ad oggi, se lei dovesse dire chi passerà tra le prime 4, escluse Saronno e Pavia che sembrano ormai certe del passaggio del turno, chi metterebbe in lizza?
“Saronno è meritatamente dov’è, ed è quasi incredibile pensare che per come è la formula del campionato oggi, Saronno e Pavia partirebbero quasi alla pari nella seconda fase. Sugli ultimi due posti è veramente difficile dire oggi chi se li guadagnerà. Secondo me Casale è la prima accreditata per arrivare terza, mentre al quarto posto ci siamo noi, Derthona, Varese la vedo un po’ più in difficoltà ma ha comunque possibilità, così come Gallarate, che se metterà a posto due o tre cose nel roster, potrà sicuramente dire la sua”.

Ecco, a proposito di Gallarate, come vede l’approdo sulla panchina biancoblu di coach Alberto Mazzetti, suo grande amico?
“Partiamo dal presupposto che noi allenatori abbiamo un ruolo importante ma non abbiamo la bacchetta magica, sono i giocatori i principali attori. Penso che comunque, senza voler giudicare troppo gli altri, Gallarate abbia un problema più strutturale che di allenatori, Gambaro prima e Mazzetti adesso. Sono convinto che se BBG andrà sul mercato per sistemare un paio di cose potrà fare ancora molto bene. Alberto poi non devo giudicarlo io come allenatore, è un ottimo coach e con il giusto materiale umano in mano può fare molto bene”.

Il giocatore top finora di tutto il giorne, esclusi i suoi di Gazzada?
“Non dico un giocatore ma un collettivo, ovvero quello di Saronno. Non mi è mai capitato di vedere giocare una squadra come loro, che hanno 10 giocatori assolutamente intercambiabili praticamente dall’1 al 5 quando sono in campo, che viaggiano senza lunghi speditisissimi, che hanno intensità, ritmo e qualità. Sono una bella squadra da vedere e complicatissima da affrontare sprattutto a livello di accoppiamenti proprio per questa loro grande versatilità ed intercambiabilità nei ruoli”.

Stessa domanda ma sul flop del giorne finora?
“Anche qui, come fatto sopra, non parlo di un giocatore ma di un collettivo ovvero Gallarate, che penso sia sotto gli occhi di tutti, ha reso molto meno rispetto a quanto ci si aspettava ad inizio anno”.

Come affronterete questa pausa?
“Lavorando, molto e duramente. Avremo un programma un po’ più professionistico, per farci trovare pronti alla ripresa, dove avremo Collegno e poi due gare con Saronno e Pavia a cui tengo molto esserci, visto che non ero in panchina all’andata e che per noi possono essere un bellissimo trampolino di lancio verso la seconda fase”.

Alessandro Burin

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