Sesta vittoria consecutiva e quarto posto, che ad oggi vale la fase Gold, raggiunto per il BasketBall Gallarate che, dopo aver superato Pavia, seconda nel giorne, per 72-64, ora vede vicino un traguardo che fino ad un mese fa sembrava quasi irraggiungibile.

Merito del lavoro di coach Alberto Mazzetti e del suo staff, che ha saputo rivitalizzare una squadra in crisi, merito del mercato, che ha aggiunto al gruppo biancoblu due pedine di carisma, esperienza e qualità come Mercante e Hidalgo. Merito anche del gruppo gallaratese che ha saputo guardarsi dentro e tirare fuori l’orgoglio di chi ben sapeva di stare performando ben al di sotto delle proprie possibilità.

Ora per Gallarate arriva la sfida cruciale con Collegno, sabato 10 febbraio alle ore 21:00 in Piemonte e poi il match casalingo contro Gazzada la settimana prossima. Due partite da non sbagalire per Passerini e compagni per puntare alla fase Gold della seconda parte di stagione.

Proprio con Passerini, mattatore di serata contro Pavia con 19 punti, abbiamo parlato del momento biancoblu.

Federico, intanto, cosa vi lascia la vittoria con Pavia? La sesta consecutiva, ottenuta tra l’altro, contro una realtà che vi stava davanti in campionato..
“E’ stata una vittoria molto importante che ci lascia tanta fiducia. Tutte le vittorie che avevamo fatto finora erano arrivate con realtà della nostra fascia o sotto, quindi questo successo ci dà ancor maggiore consapevolezza nei nostri mezzi e nel lavoro che stiamo facendo. E’ stato un bel banco di prova per noi. Dobbiamo mantenere il motore bello caldo per queste ultime due partite e cercare di portare a casa due vittorie per affrontare al meglio la seconda fase. Quelli con Pavia, vista anche la formula del campionato, potrebbero essere due punti fondamentali da portarci dietro nel prossimo turno”.

Lei ex di Vigevano, mattatore di serata sabato, ha vissuto il match un po’ come un derby?
“Le partite con Pavia sono sempre abbastanza particolari. C’era anche qualche tifoso di Vigevano sugli spalti che mi aveva promesso sarebbe venuto, altri mi hanno scritto sui social cercando di caricarmi in vista di questo match. Dal mio punto di vista è un match a cui tengo particolarmente visto il mio trascorso a Vigevano e sono molto felice di aver conquistato una vittoria”.

Sesta vittoria consecutiva dicevamo, cos’è cambiato nell’ultimo mese e mezzo che vi ha permesso di svoltare completamente?
“Sicuramente con il cambio di allenatore ci voleva anche un cambio di approccio di noi giocatori alla situazione in cui ci eravamo cacciati. Vincere aiuta a vincere e ti porta ad avere molta fiducia nei propri mezzi e penso che questo si sia visto soprattutto tenendo conto del fatto che ogni vittoria ha messo in luce sempre protagonisti diversi ed è un dato molto importante, perchè permette di non dare punti di riferimento agli avversari”.

Sono arrivati due giocatori di grande esperienza come Mercante e Hidalgo, cos’hanno portato in più al gruppo?
“Hanno portato esperienza, un po’ di buon umore, hanno dato una scossa ed alzato il livello di competitività interno, che fa sempre bene, perchè stimola tutti noi giocatori a dare quel qualcosa in più in allenamento che poi in partita si vede. Hanno allungato le rotazioni, il livello con cui ci alleniamo è più alto e questo ci permette di arrivare più pronti alle partite. Mercante ci sta dando molto in difesa, nonostante in attacco stia viaggiando ad oltre 15 di media quasi, mentre Shaq ci offre soluzioni offensive che prima ci mancavano”.

Cosa è fondamentalmente cambiato con l’arrivo di coach Mazzetti rispetto alla gestione Gambaro?
“Sicuramente il coach ha un modo di allenare totalmente diverso da quello di coach Gambaro. Stiamo giocando molto di più in transizione e contro certe squadre è importante riuscire a fare punti in contropiede “gratuiti”. Ci sta dando un imprinting difensivo diverso e questo ci sta aiutando molto. Tutto parte dalla difesa per noi, ed infatti tante delle vittorie raggiunte le abbiamo colte grazie ad ottime prove difensive. Poi il talento davanti per fare canestro ce lo abbiamo”.

E’ giusto dire che vi siete ritrovati in una dimensione più operaia, rispetto a quella di “squadra da battere” che avevate ad inizio stagione?
“Sicuramente sì. Ognuno di noi si è messo a disposizione, facendo anche cose o ricoprendo ruoli a cui magari non era abituato. Quando giochi in campionati come A2 o B1 sei più specialista, mentre in questa categoria, con tante squadre giovani, questo non puoi permettertelo e devi essere in grado, partita per partita, ad adattarti. Tutti stiamo facendo questo step in avanti ed i risultati si vedono”.

Come valuta la sua stagione finora?
“Non sono io a doverla valutare, anche se secondo me sta andando bene. Ho un ruolo diverso rispetto agli altri anni, dove magari avevo un ruolo più centrale. Oggi mi sento più un equilibratore, entrando anche dalla panchina, cerco di farmi sempre trovare pronto a dare il mio contributo”.

Arriva la trasferta di Collegno, che gara si aspetta?
“Bruttissima. Perchè arriva di sabato sera e perchè giochiamo su un campo difficilissimo dove già molte squadre, anche di alta fascia, hanno lasciato i due punti. Dobbiamo essere bravi a rianere concentrati, perchè una sconfitta vanificherebbe quanto fatto finora. In queste ultime due giornate non possiamo permetterci passi falsi”.

Vista la formula del campionato, preferisce passare tra le prime quattro del girone o nel secondo slot tra la quinta e l’ottava?
“Passo (ride, ndr)”.

Alessandro Burin

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