Presto per dirlo, ma forse la famosa scintilla di cui la squadra aveva bisogno è stata finalmente accesa e, nonostante la sconfitta per 3-1 contro la corazzata Lesmo, il Varese Femminile ha di che gioire alla luce di un inizio di 2024 che sembra aver allontanato i fantasmi di un 2023 sottotono.

Beatrice Vitali è però giustamente prudente nel lasciarsi andare a facili entusiasmi, anche se non può negare che la sconfitta brianzola sia quantomeno “bugiarda”. Le biancorosse hanno dato tutto ciò che avevano, subendo l’ultima rete a partita praticamente chiusa, e l’esterno classe ’03 comincia: “Io ci ho creduto fino in fondo e avremmo meritato quantomeno il pareggio. In settimana avevamo lavorato bene, preparando al meglio una sfida che sapevamo essere difficilissima e lo abbiamo dimostrato sul campo. Penso di poter dire che loro siano state anche fortunate: noi siamo passate in vantaggio con un gol eccezionale, ma purtroppo loro hanno pareggiato subito con una punizione dal limite. Poi nella ripresa hanno fatto la differenza con i cambi, anche se noi abbiamo avuto l’occasione sia per passare in vantaggio sia per pareggiare”.

Manca ancora tanto alla Coppa Italia, ma in ottica della semifinale andata/ritorno proprio contro il Lesmo questa partita cosa vi insegna?
“Che possiamo crederci un pochino di più rispetto a quanto ci credevamo prima. Non sto dicendo che le batteremo e che andremo in finale, anche perché fin qui non hanno mai nemmeno pareggiato una partita, ma di certo le aspettative si sono alzate: ce la siamo giocata come nessun’altra, siamo addirittura passate in vantaggio, e una partita del genere non fa che aumentare i rimpianti per come è andato il campionato. I punti scritti in classifica non corrispondono a ciò che potevamo dare, ma ora è inutile piangersi addosso: dobbiamo lavorare per chiudere al meglio la stagione”.

Sconfitta che giustamente non pregiudica l’ottimo inizio del 2024: qual è l’umore dello spogliatoio?
“Ci sentiamo come se fossimo rinate. Personalmente sto risentendo quelle emozioni pre, durante e post partita che mi mancavano: nel girone d’andata si avvertiva troppa paura, forse perché sapevamo di avere un obiettivo che non riuscivamo a perseguire. Fin dal primo allenamento di gennaio è cambiato qualcosa: la metodologia di allenamento a gruppi è più stimolante, l’umore è sempre più positivo e, per quanto consapevoli che ogni partita sia un gradino da superare, approcciamo la domenica con tanta serenità”.

Il Crema domenica prossima che gradino sarà?
“Una partita tostissima che però affronteremo con la convinzione di poter vincere perché la sconfitta per 4-0 dell’andata non rende giustizia al nostro livello. Abbiamo lavorato bene in settimana e siamo pronte a scendere in campo”.

Venendo a te, invece, l’anno scorso eri una biancorossa acquisita (prestito dalla SolbiateseAzalee, ndr); quest’anno sei del Varese al 100%. Come stai vivendo la stagione?
“Sono contentissima di aver continuato qui a Varese e che la società abbia creduto in me: nonostante il cambio di ruolo (da terzino ad esterno di centrocampo, ndr), gli addii e i nuovi acquisti, ho continuato a trovare tanto spazio diventando praticamente titolare. Mi sento più positiva, più sicura, e la squadra sta contribuendo a farmi crescere sotto tutti i punti di vista. Ovvio, prediligo giocare in difesa piuttosto che attaccare, ma alla fine sulla fascia me la cavo sempre abbastanza bene”.

E Il fiuto per il gol? Sta migliorando?
“Sono riuscita a segnare una doppietta in una partita che si stava mettendo malissimo (la vittoria in Coppa Italia per 5-4 sul Sedriano, ndr) per cui posso già ritenermi soddisfatta (ride, ndr). Scherzi a parte so che devo migliorare tantissimo in questo perché mi mana ancora la convinzione del far gol: avrei potuto segnare molto di più, in particolar modo nelle ultime partite”.

L’anno scorso avevi detto che il tuo sogno era la Serie A. Posto che credo sia rimasto sempre quello l’obiettivo, ti chiedo invece se l’anno prossimo il Varese potrà competere per il salto di categoria.
“Con la squadra di oggi credo che potremmo partecipare alla Serie C giocandoci la salvezza in maniera abbastanza agevole, per cui la mia risposta è ovviamente sì: il Varese deve arrivare almeno in Serie C ed è nostro dovere crederci e lavorare per quell’obiettivo. Siamo cresciute tutte e la squadra può migliorare ancora tanto: molte ragazze, i rinforzi estivi, stanno rientrando ora dai rispettivi infortuni e le basi per una stagione al rialzo ci sono tutte. Poi non credo che l’anno prossimo ci sarà un nuovo Lesmo, per cui ce la potremo giocare”.

Matteo Carraro

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