Vittoria eccezionale della Pallacanestro Varese che supera con un netto 113-79 a GeVi Napoli. Una partita che i biancorossi comandano dall’inizio alla fine ma che spaccano devifinitavamente con un secondo tempo di altissimo profilo, non solo dal punto di vista tecnico ma soprattutto da quello caratteriale, l’aspetto migliore e più importante che la OJM si porta a casa dalla vittoria di quest’oggi in vista degli ultimi sforzi per la bagarre salvezza.

Una vittoria fondamentale proprio per avvicinare la permanenza in LBA, ottenuta con grande compattezza e coesione di squadra che coach Bialaszewski commenta così nel post partita: “Sono veramente soddisfatto della partita che hanno giocato i ragazzi. Abbiamo eseguito ottimamente il piano partita, ci abbiamo messo tanta concentrazione e determinanzione. Il risultato finale è frutto della continuità che abbiamo avuto nel match. Dobbiamo cercare di essere così anche nelle prossime partite.”

SULLA PROVA CARATTERIALE DELLA SQUADRA: “Sono molto contento del carattere che stiamo mettendo ultimamente in campo, non solo oggi ma anche con il Bahçesehir o Brescia. Siamo stati bravi a reggere mentalmente anche la pesantezza del viaggio di coppa. Forse alla fine ci siamo fatti prendere un po’ tropp dall’emozione, ma è stato frutto della grande determinazione avuta oggi”.

LA SVOLTA DATA DA MANNION NEL SECONDO TEMPO: “Sono molto conteto di quello che ha fatto. All’inizio si era ripromesso di non fare forzature, anche perchè sapeva che dopo Brescia avrebbe avuto gli occhi della difesa di Napoli addosso. E’ stato bravo a coinvolgere i compagni e quando nel secondo tempo ha trovato più spazio è stato determinante. Sono molto contento della maturità che ha mostrato”.

UN AGGIORNAMENTO SULL’INFORTUNIO DI BROWN: “Non ho novità in questo momento. Mi è sembrato un normale scontro di gioco e ho deciso di preservarlo nel finale di partita”.

Molto nero in volto coach Milicic in casa GeVi Napoli: “Siamo stati in partita per 12/14 minuti, poi abbiamo giocato molto male e siamo stati puniti senza se e senza ma. Non c’è altro da dire”.

Alessandro Burin

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