Lo avevamo detto in fase di presentazione: Varese arrivava a Sassari con l’obiettivo di sfatare un doppio tabù, ovvero quello di vincere sul parquet del PalaSerradimigni, a 6 anni dall’ultima volta in cui ci era riuscita e tornare a collezionare due punti fuori casa, dopo il successo dello scorso 28 gennaio contro Cremona ed i biancorossi lo hanno fatto.

La OJM più bella degli ultimi mesi, non solo per il gioco espresso ma per l’applicazione mentale e l’attitudine al sacrificio mostrata, supera Sassari nettamente 88-112 in un match dominato dall’inizio alla fine. Ora per festeggiare la matematica di una salvezza ormai ad un millimetro, Varese deve attendere o che Treviso batta Venezia alle 18:15 o che Brindisi perda a Pistoia nel match delle 20:00, per evitare un arrivo a tre con queste due squadre.

In Sardegna Varese ha trovato una prova corale e totale sotto tutti i punti di vista, trovando per la prima volta in stagione anche il vero Okeke, finalmente davvero in grado di stare in campo e di starci anche bene.

Una prestazione che soddisfa sotto ogni punto di vista coach Bialaszewski che commenta così il successo in conferenza stampa: “Sono molto felice della prestazione messa in campo dai ragazzi. Hanno fatto tutto quello che avevamo preparato facendo una grandissima partita sia in attacco che in difesa. Abbiamo fatto una grande prestazione di squadra, abbiamo dato tutto per vincere e ci siamo riusciti“.

A commentare il successo ci ha pensato anche Nico Mannion, vero e proprio trascinatore di Varese con una prova sontuosa da 24 punti e 11 assist: “E’ stata una vittoria di squadra, tutti abbiamo contribuito alla conquista di questi due punti. Abbiamo lavorato duramente tutta la settimana per arrivare pronti a questo match e si è visto da come abbiamo giocato. Ci rimane un po’ di rammarico per qualche sconfitta che non ci ha permesso di pensare a qualcosa di più della salvezza, ora vogliamo vincere anche le ultime due partite per chiudere al meglio la stagione. Abbiamo tutto per poter aprire un ciclo importante, tanti giocatori erano solo alla prima stagione in Europa e quest’anno è stato un po’ un battesimo per loro nel nostro basket. Personalmente a me questi mesi a Varese sono serviti tanto per crescere sia individualmente che come gioco all’interno della squadra e di questo sono molto felice“.

Alessandro Burin

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