Sabato 6 luglio, ad una settimana esatta dallo spettacolo del XLII Italian Bowl (vinto ancora una volta dai Panthers Parma), Ravenna tornerà ad essere la capitale del football italiano ospitando l’atto finale dell’IFL2: la sfida tra Vipers Modena (vittoria a tavolino sui Pirates Savona) e Aquile Ferrara porrà fine ad una lunga e affascinante stagione che ha visto tra i protagonisti anche i Blue Storms Busto Arsizio.

Sicuramente la franchigia bustocca non era attrezzata per competere alla vittoria e coach Marco Ferrari ne era ben consapevole già prima dell’inizio della regular season. I Blues hanno comunque saputo ritagliarsi il loro spazio, conquistando due vittorie e dimostrando un ottimo potenziale da coltivare per poter, un giorno, arrivare a giocarsi un Silver Bowl.

“Stagione difficile ma tutto sommato positiva – riassume infatti il coach – perché alla fine, pur con qualche difficoltà in più rispetto a quanto preventivato, siamo riusciti a mettere in pratica ciò che volevo. Abbiamo pagato lo scotto del passaggio al football a undici, visto che tutti noi eravamo abituati a giocare a nove e io stesso non avevo mai allenato in categoria, ma siamo comunque riusciti a vincere due partite chiudendo più o meno a metà ranking. Nel finale potevamo fare qualcosa in più, ma tra infortuni, assenze e cali di concentrazione non abbiamo raccolto quando avremmo potuto”.

Esperienza e continuità di rendimento sono forse state le vostre pecche maggiori: quali sono le contromisure?
“Per acquisire esperienza l’unica cosa che si può fare è lavorare, lavorare e ancora lavorare; bisogna accumulare esperienza studiando ad esempio i punti negativi della stagione per correggerli ed evitare di ripeterli. Sulla continuità ha sicuramente influito la poca profondità del roster, aspetto sul quale ci stiamo già muovendo tramite open day, recruiting e conoscenze. In quali posizioni? Sicuramente interverremo sui running back e sul totale della difesa. In realtà, per quello che ho visto, non ci manca così tanto: servono quattro o cinque innesti nelle posizioni giuste per completare al meglio la squadra, poi chiaro che se dovessero arrivare molti più elementi sarei solo contento”.

Discorso che ovviamente si estende al settore giovanile: come vi state muovendo da questo punto di vista?
“A inizio giugno abbiamo fatto un open day coinvolgendo ragazzi tra Varese, Busto e Marnate, avvicinandoli sia alla Flag che al Tackle. A settembre lo ripeteremo estendendo il bacino e coinvolgendo le scuole, visto che già ora collaboriamo con insegnanti di educazioni fisica delle medie. L’obiettivo, peraltro imposto dagli obblighi della Federazione, è quello di mettere in piedi una squadra giovanile e allestiremo quindi l’Under21: già da questa settimana inizieremo gli allenamenti con il gruppo e, anche se non sarò direttamente io l’Head Coach, darò una mano”.

Tornando alla Seconda Divisione, che annata è stata per te a livello personale?
“Inizialmente pensavo di poter fare qualcosa di più, speravo di potermela giocare con più squadre del nostro girone. Non siamo arrivati pronti come avrei voluto a questo campionato, avendo perso giocatori importanti per scelte di carriera o per infortuni. Non ho potuto avere i miei due migliori ricevitori, i running back si sono infortunati e, come detto, la mancanza di esperienza ha pesato tanto. È stato comunque un bel cammino in cui tutti siamo migliorati: tolta l’ultima partita, il cammino compiuto lo dimostra perché reputo che contro i Saints Padova, una squadra davvero forte, abbiamo disputato la nostra miglior partita. Avrei ovviamente voluto qualcosa in più, ma tutto sommato l’abbiamo portata a casa”.

Chi vincerà il Silver Bowl?
“I Vipers Modena sono una gran bella squadra e contro i Pirates Savona l’hanno dimostrato, perdendo di soli tre punti in extremis; i Pirates, però, avevano in campo un giocatore che non potevano schierare ed è pertanto arrivata la sconfitta a tavolino. A prescindere dall’avversario, comunque, il mio pronostico è a favore delle Aquile Ferrara: hanno dimostrato di poter vincere il campionato dominando fin qui grazie ad un QB fuori categoria come Nicòlo Scaglia”.

E per l’anno prossimo…?
“Speriamo di esserci noi (ride, ndr). Scherzi a parte, al momento la priorità è l’Under21, poi ci concentreremo sulla Prima Squadra rinforzando il roster e impostando una preparazione specifica per arrivare pronti all’inizio del campionato. Chiaramente è prestissimo per fare pronostici, ma di certo vogliamo alzare il tiro rispetto a quest’anno”.

Matteo Carraro

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