La stagione del Bosto è stata altalenante: dopo un ottimo avvio i gialloblu hanno vissuto un momento di estrema difficoltà fino all’arrivo di Iori sulla panchina. Da quel momento è cominciata una rapida risalita, che ha portato la società di Capolago fino alla prima posizione, ritrovando anche i gol del loro attaccante Lorenzo Padula: il centravanti ha infatti messo a segno quattro gol nelle ultime quattro giornate e ora vuole continuare a segnare per aiutare la squadra a mantenere la vetta della classifica.

Partiamo dalla retrocessione dello scorso anno, quanta delusione c’è stata?
“In realtà l’anno scorso a inizio anno avevamo una squadra sulla carta forte e siamo partiti con l’obiettivo dei playoff. Non abbiamo trovato l’intesa col mister e tanti giocatori importanti sono andati via, poi con gli infortuni siamo stati fortunati. Con i mister che sono arrivati dopo abbiamo fatto tanti passi avanti, ma non è bastato. C’è stata tanta delusione, perché anche alla fine dell’anno non credo avessimo una rosa da retrocessione”.

La stagione era iniziata con tre vittorie, c’erano buone sensazioni per il campionato?
“Le sensazioni all’inizio erano state positive: la squadra, pur essendo giovane e poco amalgamata, aveva fatto molto bene e abbiamo iniziato a credere di fare qualcosa di importante. In concomitanza alle partite di campionato avevamo avuto anche delle buone prestazioni in Coppa, quindi tutto sembrava stesse andando per il meglio”.

Dopo il buon avvio avete iniziato a faticare, cos’era successo?
“Fino alla partita con il Caravate stava andando tutto bene, ma da quella partita è iniziato un tracollo: abbiamo cambiato tanti moduli e formazioni, non trovando un’ossatura stabile. Quando sono iniziate queste difficoltà il mister non è stato in grado di dare quel qualcosa in più che potesse aiutarci a riprenderci”.

Il cambio di allenatore, che ha portato Iori sulla vostra panchina, ha dato subito dei buoni risultati. Cos’ha dato il mister a questa squadra?
“La prima cosa che ha fatto, appunto, è stata cercare di dare un’organizzazione alla squadra: ha dato dei compiti semplici da eseguire ma molto efficaci. Ci dice sempre che il nostro obiettivo primario è quello di non far giocare gli altri, quindi vuole tanta corsa e tanto pressing. La dimostrazione arriva dal fatto che, da quando è arrivato, subiamo pochissimi gol. Tutti sappiamo cosa dobbiamo fare e come organizzarci, abbiamo due o tre moduli e gli interpreti sono bene o male sempre gli stessi, ma anche chi entra dalla panchina fa molto bene”.

Arrivati a questo punto del campionato quale pensi sia l’obiettivo minimo da raggiungere per voi?
“Se dovessi pensarci direi i playoff, ma non parliamo mai di obiettivi a lungo termine. Quando arriviamo all’allenamento del martedì analizziamo la partita giocata e iniziamo a preparare la prossima, non guardiamo sul lungo periodo e siamo concentrati sul nostro lavoro. Ci sono tante squadre forti e ben attrezzate, quindi noi dobbiamo semplice pensare a noi”.

Per quanto riguarda te singolarmente: hai fatto fatica a trovare il primo gol stagionale, arrivando a segnare alla 15^ giornata, ma da lì in poi non ti sei ancora fermato. Cos’è cambiato?
“Prima di tutto direi che il girone d’andata, per me, è stato condizionato dalla sfortuna: ho colpito tanti pali e traverse, andando sempre vicino al gol ma senza riuscire a sbloccarmi. A livello psicologico il primo gol toglie tanta pressione, inizi a pensarci meno e la vivi meno come un’ossessione, quindi poi diventa tutto più facile e naturale. Nelle ultime partite abbiamo anche creato e segnato tanto, quindi la squadra mi ha aiutato”.

La prossima uscita sarà in trasferta contro la France Sport, cosa ti aspetti dalla partita e quanto sarà importante per iniziare a creare un divario tra voi e gli inseguitori?
“Sarebbe importante soprattutto per creare un gap, perché loro sono quarti e hanno pochi punti di distanza, quindi vincere e allungare aiuterebbe molto. Dalla partita mi aspetto sia complicata: mi ricordo la loro squadra dalla partita d’andata e sono un bel collettivo, soprattutto davanti hanno qualche giocatore molto valido. A complicare ulteriormente la partita ci sarà il campo, che a Maccagno è veramente grande, ma siamo fiduciosi. Pensiamo prima di tutto a far bene il nostro, cercando di seguire quello che dice il mister”.

Andrea Vincenzi

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