La stagione pallavolistica 24/25 non è certamente iniziata nel migliore dei modi per la città di Busto Arsizio. Futura Volley Giovani e UYBA, impegnate nei rispettivi campionati di Serie A, esordiscono con due sconfitte nette per 3-0, lasciando l’amaro in bocca a tifosi e giocatrici. Adesso, entrambe le squadre sono chiamate a reagire, lasciandosi alle spalle queste battute d’arresto e lavorando sui propri errori, per ritrovare grinta e fiducia.

Futura ko a Cremona: serve subito una scossa

La Futura Volley Giovani Busto Arsizio, nell’esordio del campionato di Serie A2 – girone B, esce sconfitta in tre set dalla trasferta contro l’Esperia Cremona. Al PalaRadi di Cremona il risultato finale è un netto 3-0 (25-22, 25-15, 25-20), che lascia poco spazio alle recriminazioni e apre già a diverse riflessioni, soprattutto considerando le prestazioni altalenanti viste già durante la fase di precampionato.

Dal punto di vista statistico, nessuna Cocca riesce a raggiungere la doppia cifra: la “migliore” è Enneking con 8 punti, seguita da Kone a 7. Altro lato negativo è che la squadra ha faticato su tutti i fondamentali: in attacco si raggiunge un misero 27%; la ricezione si assesta ad un 44% di positività e solo il 12% perfetta; in battuta si soffre molto, con diversi errori (e quindi punti regalati) e con appena un ace. Nel remake del Trofeo Mimmo Bellomo, quindi, la squadra cremonese si dimostra più compatta e organizzata rispetto alle bustocche, che si rendono competitive solamente a tratti e rimangono in partita solo nella prima metà del set iniziale.

Alla Futura sembra mancare sia centimetri sotto rete che sicurezze in campo, con le giocatrici più esperte che non sono riuscite a farsi carico del gioco nei momenti decisivi. Nonostante il campionato sia appena iniziato, le preoccupazioni già emerse in fase di pre campionato per il team della famiglia Forte si sono quindi ripresentate alla prima uscita ufficiale.

Coach Beltrami dovrà lavorare per correggere le mancanze della squadra, sia a livello mentale che tecnico. La stagione è lunga e c’è ancora tempo per migliorare, ma per mantenere vive le ambizioni è fondamentale archiviare subito la sconfitta contro Cremona e focalizzarsi sul prossimo impegno. Un cambio di passo è ormai necessario, specialmente in un campionato competitivo come la Serie A2.

Il prossimo appuntamento sarà cruciale per dimostrare che la squadra può cambiare marcia e rispondere alle aspettative di una stagione che, nonostante la falsa partenza, può ancora riservare soddisfazioni.

UYBA lotta, ma Conegliano è un’altra storia

Nell’esordio stagionale della Serie A1, la Eurotek Uyba si è misurata contro la Prosecco Doc Imoco Conegliano, attuale detentrice dei titoli di campione d’Italia, d’Europa e del mondo. Le bustocche, nonostante l’impegno, si sono dovute arrendere alle venete con un 3-0 senza appello (25-15, 25-22, 25-14).

Al PalaVerde di Treviso, la squadra bustocca ha provato a reggere l’urto contro la corazzata di Coach Santarelli, riuscendo a mettere in difficoltà le avversarie soprattutto nel secondo set. Tuttavia, la superiorità delle campionesse si è fatta sentire chiaramente, con Haak che ha chiuso come top scorer e Lanier, autrice di una grande prestazione, premiata come MVP.

In casa UYBA, nonostante il risultato negativo, ci sono state prestazioni incoraggianti, soprattutto da Piva e Obossa (che con 13 punti e un buon 41% in attacco ha mostrato segni di crescita). La squadra ha cercato di combattere con tutte le sue forze, ma l’ampiezza delle soluzioni offensive dell’ex Wolosz e il livello complessivo di Conegliano sono stati troppo per le farfalle, che hanno comunque dimostrato coraggio e tenacia.

Una sconfitta che non sorprende, ma che non cancella neanche i segnali positivi. Riducendo gli errori, in particolare quelli in ricezione, la UYBA può guardare con fiducia alle prossime partite, dove troverà avversari meno impegnativi rispetto a Conegliano. La stagione è appena iniziata, e con qualche aggiustamento, la squadra di patron Pirola potrà certamente togliersi delle soddisfazioni.

Matteo Carcano

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