Dopo una stagione complicata, culminata con la retrocessione in Seconda Categoria, il Ceresium Bisustum è pronto a ripartire. Per i rossoblu quello di quest’anno sarà un campionato da cui partire per ricostruire, dati gli addii di quasi tutta la squadra e di mister Devardo. Le uniche certezze, al momento sono rappresentate dal trittico di allenatori composto da Marco Basilico, Davide Brignoli e Manuel Rossini.
Partiamo dall’anno scorso, come hai vissuto la stagione difficile?
“Devo dire che le complicazioni sono nate subito: abbiamo saputo a metà luglio del ripescaggio in prima categoria e fare mercato a ridosso del campionato è molto complicato. Abbiamo perso anche dei tasselli importanti a centrocampo e in attacco. La squadra era anche ben formata per quello che poteva essere fatto ad agosto. Abbiamo avuto qualche sconfitta immeritata nelle prime giornate e questo ha innescato una parabola discendente. Non diamo demerito a nessuno, a partire dal mister”.
Cosa salvi dello scorso campionato?
“Sicuramente la vicinanza della gente e del pubblico, ma anche il comportamento dei ragazzi che sono rimasti anche quando la situazione era drastica. In generale abbiamo apprezzato l’impegno di alcuni ragazzi e del mister, per cui sarebbe stato più facile ed invece è rimasto con noi fino alla fine”.
In questa stagione dovrete ricostruire quasi tutta la prima squadra, che annata sarà?
“Sarà un’annata che partirà con un punto di domanda. Più che non riconfermare i ragazzi, tanti di loro hanno voluto cambiare aria per trovare nuovi stimoli o smettere dopo una stagione così difficile. Ci siamo trovati a pensare a come sarà la nuova stagione e abbiamo richiamato tanta gente che ha giocato da noi nel settore giovanile. La risposta c’è stata e a breve riusciremo a stilare una rosa completa da 22 o 23 giocatori. Tanti stavano giocando in Svizzera o in categorie inferiori, altri arrivano da un’infortunio, ma siamo contenti che abbiano voluto tornare a giocare con noi”.
Avete già annunciato che diversi giocatori lasceranno Porto Ceresio, come vi muoverete sul mercato?
“Sicuramente ci saranno ulteriori innesti, a prescindere che siano nuovi ritorni o acquisti da fuori. Vogliamo mantenere una linea giovane e per il momento abbiamo quasi tutti i giocatori tra 2000 e 2001, con dei ragazzi in prova del 2003 e 2005. Abbiamo anche già aggregato alcuni degli allievi, non per essere titolari ma per vedere se ci sarà possibilità di dargli minutaggio durante la stagione”.
Quali saranno le ambizioni per questo campionato?
“Abbiamo fatto decidere al gruppo: hanno fatto quattro anni assieme e sono amici, quindi la scelta su dove mettere l’asticella è stata loro. In spogliatoio è venuto fuori che la loro voglia è quella di puntare in alto perchè, a detta loro, se non si punta in alto non ci sono motivi di scendere in campo. Per loro l’obiettivo sarà quello dei playoff, noi lo condividiamo ma, essendo una squadra riformata da zero, vogliamo arrivare almeno a metà classifica. Di certo non siamo qui per giocare per la salvezza”.
Sarete l’unica squadra con un trittico di allenatori, cos’ha portato a questa scelta?
“Ci sono diverse motivazioni: io allenato questi ragazzi per quattro anni e mezzo, alcuni li conoscevano meglio Brignoli e Rossini, quindi abbiamo deciso di iniziare a collaborare come un team. Non vogliamo fare i professionisti, ma i giocatori sono molto indietro con la preparazione e abbiamo bisogno di fare un lavoro intenso: si stanno allenando da un mese due o tre volte a settimane. All’inizio saremo noi tre ma, se le cose dovessero andare bene, potremmo anche diminuire il numero nel tempo”.
Che campionato ti aspetti di vedere?
“Questa è una risposta difficile per me. Non ho ancora capito come si stanno muovendo le società e, dopo la fusione, ci sarà da capire come andrà sul mercato il Buguggiate Caesar. Secondo me sarà il classico campionato di Seconda Categoria, con tre o quattro favoriti e due blocchi ben divisi tra playoff e salvezza. è comunque presto e sicuramente ci saranno sorprese in positivo e in negativo”
Andrea Vincenzi
