Dopo la pesante sconfitta per 5-0 contro la Castellanzese e quindi con la conseguente retrocessione in Eccellenza, il clima intorno al Legnano rimane ricco di incertezze e negatività.
Sul campo, e quindi dal punto di vista prettamente sportivo, la squadra di mister Zattarin non hai mai saputo controbattere alla qualità e voglia dei neroverdi di Roncari, che hanno invece indirizzato la sfida nei primi minuti di gioco con un calcio di rigore trasformato da Chessa dopo l’espulsione di Bagatini che, inevitabilmente, ha condizionato la sfida. Umiliazione in campo mentre, sugli spalti, un altro triste spettacolo è andato in scena con protagonista il presidente del Legnano Enea Benedetto che, dopo soli 11 minuti di partita, ha abbandonato lo Sportitalia Village di Verano Brianza, “accompagnato” dalle urla e dagli insulti dei supporters legnanesi lì presenti.
Impianto che è stato poi protagonista di una diatriba fra la società lilla e la Folgore Caratese visti i danni perpetrati dai supporter legnanesi. Proprio ieri, il Giudice Sportivo ha inflitto 2mila euro di multa al Legnano con l’obbligo di risarcire i danni se richiesti e documentati.
Piove sul bagnato a maggior ragione dopo le interessanti ma forti parole del direttore sportivo Salvatore Soviero a Bepi TV (anche se i tesserati del Legnano dovrebbero essere in silenzio stampa fino a nuova comunicazione riportata dagli uffici di comunicazione lilla): “Sono abituato ad altri tipi di spogliatoio, solitamente si gioca per fare risultato ma qui a Legnano si cercava sempre l’attenuante. Non ho mai visto una chat di squadra in cui vengono girati messaggi a giornalisti, queste cose uccidono il morale e il rendimento. Mi dispiace molto per i tifosi, è stato demoralizzante”.
Si è espresso così Soviero a BepiTV enfatizzando tutta l’amarezza per una stagione che lascerà, inevitabilmente degli strascichi storici (in negativo) sul futuro della società, mai come in questo momento fortunatamente contestata da tutto il pubblico lilla. L’interrogativo comune è: cosa ne sarà del Legnano?
Niccolò Crespi