Se contro la Lavagnese ero deluso, oggi sono arrabbiato: era importante vincere, ma non possiamo soffrire così“. Ecco la fredda e cinica analisi di Corrado Cotta dopo la vittoria per 2-1 del Varese sul Borgosesia (nel frattempo l’Alcione, match iniziato mezz’ora dopo, ha sbancato Fezzano 0-2).

Forse non abbiamo capito qualcosa di questo campionato prosegue Cottaperché qui nessuno regala nulla. Se la partita finiva 3-1 sul palo di Malinverno nulla da dire, ma senza la parata di Ferrari… anzi, ne approfitto per fare i complimenti a lui e Baldaro per come sono entrati dopo parecchio che non giocavano. Per il resto però non sono contento: analizzeremo da venerdì il tutto per capire il problema e risolverlo con i giocatori. Le partite durano 100′ e il Borgosesia, cui faccio i miei complimenti, ce lo ha dimostrato“.

Fuori Banfi, dentro Di Maira. Cotta commenta: “Faccio ancora i miei complimenti a Di Maira per come allunga la squadra e per il gran rapporto tra minuti giocati e gol fatti. Banfi ha un affaticamento, speriamo di recuperarlo per domenica. L’Alcione? Una partita come le altre, di grande attenzione e abbastanza veloce. Chiaro che non potremo sbagliare tutto quello che abbiamo sbagliato oggi“.

Lanciato titolare, Andrea Malinverno non ha deluso le aspettative: “Dovevamo dare una risposta dopo Lavagna, ma abbiamo commesso troppi errori contro una buona squadra che non merita quella classifica. Detto questo, una squadra senza attributi avrebbe pareggiato il primo tempo e perso il secondo: noi, invece, abbiamo voglia di vincere e di riscattare gli errori del passato. Il palo? Un po’ ho rosicato, ma sono sicuro che il gol arriverà in un momento ancora più decisivo. Amo questa maglia e cercherò di sfruttare ogni occasione“.

I complimenti al Borgosesia non sono mancati, ma Simone Moretti preferirebbe di gran lunga avere punti: “Troppo facile dire che gira tutto male: qualcosa ci manca a livello di struttura e di cattiveria nelle due aree. Non manca il coraggio, che è ciò che serve per migliorare e arrivare al risultato. Il destino sembra quasi scritto, ma proprio quel quasi mi spinge a continuare. Il Varese? Oggi si è limitato ad una prestazione sufficiente per i tre punti, ma di certo è una squadra più consapevole della propria forza: il Varese ha trovato la sua identità e i risultati dell’ultimo mese lo dimostrano“.

Matteo Carraro

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