Una Pro Patria così? Non si vedeva da 83 anni. Se il termine di paragone fissato è infatti quello banalmente statistico, è dalla stagione 1940/41 che i biancoblu non aprivano meglio un anno solare. Allora la squadra allenata da Natale Masera (destinata alla promozione in Serie B), battezzò il nuovo anno con 6 vittorie (8 sommando le ultime 2 del ’40). Mai dopo quella performance il club tigrotto aveva messo in fila almeno 13 punti nelle prime 5 gare dal cambio di calendario. Ci era andata vicina un paio di volte (l’ultima nel 2020/21 con 3 vittorie e 2 pareggi), senza però arrivare a tanto. Chi l’avrebbe detto anche solo il 23 dicembre dopo il pallidissimo 0-0 contro la Pro Sesto? Pochi, facciamo pure nessuno. Soprattutto perché non se ne vedevano i presupposti.

Ora la vittoria storica a domicilio della Triestina (aggettivo giustificato da ridotta frequenza dell’evento e cifra tecnica della prestazione), ci consegna una formazione dalla dimensione estranea alla zona salvezza. Uno scenario che il match di sabato con la Pergolettese (ore 16.15, stadio “Speroni”), potrebbe rendere ancora più consolidato. Battere i cremaschi metterebbe 8 punti tra i tigrotti e la quintultima. A 13 dalla fine, se non missione compiuta, qualcosa di strettamente imparentato.

E se quest’anno poi passasse in un istante

La compagnia è di livello. Cesena, Perugia, Gubbio, Benevento e Sorrento in Lega Pro, nessuna in Serie B, Inter, Milan e Atalanta in A. Cioè, le squadre pro che nel 2024 (o in ogni caso nelle ultime 5 gare di Campionato), hanno fatturato 13 dei 15 punti disponibili. Percorso (quasi) netto compiuto nel nuovo anno dalla Pro Patria grazie ai successi con Giana, Novara, Arzignano e Triestina accompagnati dal pari con l’AlbinoLeffe. Con la vittoria di domenica a Fontanafredda i turni utili sono saliti a 6 (14 punti). Dal ritorno in C del 2018/19 solo 3 volte si sono registrate serie più consistenti: la stagione passata 7 (15 punti) tra 15^ e 21^, nel 2020/21 11 (23) tra 15^ e 25^ e infine nel 2018/19 ancora 11 (21) tra 9^ e 19^. Nell’oroscopo biancoblu dopo la sfida con i gialloblu di Abbate ci sarà spazio per un’altra gara in via Cà Bianca: martedì 13 alle 18.30 sarà infatti ospite il Padova (che non perde a Busto dal 21 dicembre 2008). La porta tigrotta è inviolata in casa da 285’, ovvero dall’8 dicembre (1-1 con l’Alessandria). Rovida non subisce reti interne da 421’ (essendo quella con i grigi sul personalissimo cartellino di Mangano). Con 32 punti la 10^ posizione (ultimo slot playoff al netto di quanto il Padova farà in Coppa Italia), è attualmente blindata a prescindere dal risultato del recupero del 21 febbraio tra Atalanta U23 e Renate. I brianzoli a quota 29 hanno tiebreaker negativo avendo perso con i tigrotti al “Città di Meda” per 1-2.   

Colombo di tuono

Senza tanti giri di parole. E per onestà intellettuale non avendo risparmiato critiche neppure qui. In piazze più nevrili sarebbe stato sollevato dall’incarico. Dopo il 3-1 di Vicenza (quarta sconfitta consecutiva). O dopo il successivo 1-1 interno con il Fiorenzuola (3 punti nelle prime 7 in casa). Ma la Pro Patria è un’altra cosa. Per lungimirante capacità di saper aspettare e di riconoscere la qualità del lavoro svolto. Così oggi Riccardo Colombo può incassare i dividendi di quanto fatto nei primi 5 mesi di stagione (preparazione estiva inclusa). E (per beffardo contrappasso), forzare l’esonero di un totem come Tesser. Il calcio dà, il calcio toglie.          

Cogito Pergo Sum

Di Pergolettese non ce n’è una sola. O meglio, quella attuale è lo spin off di molteplici precedenti versioni sociali (ancora Pergolettese, Pergocrema e Cremapergo). Lo storico recita 51 precedenti complessivi (compreso il sanguinoso playout del 2010 con 2 pareggi e retrocessione tigrotta). Bilancio favorevole alla Pro Patria con 17 vittorie, 19 pari e 15 sconfitte. Ma i cremaschi hanno vinto 4 delle ultime 6 mentre il pari non si registra dall’1-1 a Busto dell’8 settembre 2019 (8 gare). La stagione passata 2 successi ad inseguimento per il Pergo: 3-2 a Crema il 19 ottobre 2022 e 1-2 firmato Piu, Figoli, Varas il 18 febbraio allo “Speroni”. All’andata (29 settembre) “Voltini” violato da una rete di Stanzani.    

Giovanni Castiglioni

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