Finalmente qualcuno che non considera un mestiere quello dell’allenatore. Quantomeno a tempo pieno. Il personaggio dell’anno è senza dubbio Cristian Soave, di professione netturbino (nella foto) con la passione della panchina. Nello specifico, quella del Caldiero Terme. Condotto alla prima storica promozione tra i pro al termine della stagione passata. Protagonista di un recentissimo e personalissimo Sky Insider sul broadcaster ufficiale di Lega Pro, dall’approdo in terza serie Soave ha concordato con la municipalizzata un part time sino alle 9 del mercoledì. Per poi dedicarsi interamente alle contingenze tecniche del club gialloverde. Una precisa scelta di vita per nulla intaccata dal formale professionismo sportivo (“Non me la sento di lasciare il posto di operatore ecologico”, ha dichiarato lui stesso). Tra tanti salti nel vuoto, una visione del calcio low profile davvero degna di notevole rispetto. Approccio sostenibile. Sempre in tema di ecologia e dintorni.                                                           

Ciao bomber!

Ma chi è davvero l’allenatore della prossima avversaria della Pro Patria (venerdì ore 20.30, stadio “Gavagnin-Nocini” di Verona)? Un 50enne ex attaccante della Primavera del Brescia apostrofato da Andrea Pirlo con un lapidario “Ciao Bomber!” in occasione di un casuale incontro a San Siro. Perché un campione si ricorda tutto di tutti. Anche di una non (teoricamente) memorabile punta delle Giovanili delle Rondinelle. Soddisfazione che fa il paio con quella regalata alla Famiglia Berti, da 20 anni in sella al club veronese fondato nel 1934. In Serie C nella disponibilità di un organico dall’età media di 24 anni con 12 under (di cui 7 2004 e un 2005). Perché (Soave dixit), “Penso che a vent’anni uno debba levarsi l’etichetta di giovane. A quell’età sei calciatore, non più un bambino”.

Tesoro, mi si è ristretto il Caldiero

Avvio a tavoletta (9 punti nelle prime 4 con successi su Albinoleffe, Triestina e Pro Vercelli e stop solo con il Padova), poi brusca frenata con 5 sconfitte in fila: Trento, Alcione, Pergolettese, Virtus Verona e FeralpiSalò. Striscia in cui il Caldiero ha contabilizzato 11 reti subite e 2 sole segnate con 4 gare a secco. Nel 2-0 di Salò (Cavuoti e Dubickas), messo in campo 3-5-2 con Kuqi tra i pali; Mazzolo, l’ex biancoblu Ivo Molnar e Gobetti in difesa; Marras, Furini, Filiciotto, Gattoni e Baldani in mediana; Cazzadori e Fasan in avanti. Cioè, 5 under (un 2003 e 4 2004). Tanti. Ma (in questo senso), la Pro Patria ha fatto addirittura di più.  

Giovanni Castiglioni      

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