E’ la sera dei miracoli, fai attenzione. La prima strofa dell’iconica canzone di Lucio Dalla é l’assist perfetto per il commento alla vittoria della Pallacanestro Varese contro la Virtus Bologna per 104-95.
Un successo che ridesta il popolo biancorosso dopo un avvio di stagione avaro di sorrisi e di forti emozioni positive; una vittoria che richiama all’orgoglio di essere varesini, all’unione di un popolo intero, che si sente finalmente parte di una squadra capace di trasformare in campo ciò che sembrava essere impossibile alla vigilia del match una bellissima realtà.
E’ la sera dei miracoli, quella di domenica 10 novembre, quella in cui un ragazzo di Varese diventa definitivamente uomo in quel ruolo di capitano di un popolo intero che è il suo, in un senso di responsabilità profondo e viscerale che lo porta a dare tutto sé stesso e anche di più in campo; che lo porta a scrivere una delle più belle pagine di basket della storia recente della sua Pallacanestro Varese; che lo consacra a giocatore vero di questo squadra e non a mero simbolo di un gruppo che era in cerca di un vero condottiero.
E’ la sera dei miracoli ma anche del carattere, quello di coach Herman Mandole che ci crede prima di tutti e più di tutti, che si prende quanto il lavoro incessante da inizio stagione non gli aveva ancora ridato, che lo fa con le sue scelte decise e dirette, com’è lui: Brown panchinato, Hands catechizzato con metodi di cajesca memoria, a testimonianza del fatto che quando ce vò, ce vò come direbbero a Roma, con buona pace dell’aplomb comportamentale che da nuova filosofia varesina si richiederebbe al capo allenatore.
E’ la sera dei miracoli di una squadra che si riscopre vera nel momento più difficile, in attesa dei rinforzi dal mercato, senza uno dei suoi interpreti principali, contro un avversario fortissimo come le V Nere. Un gruppo che si aggrappa al proprio orgoglio, ferito dalla prestazione bruttissima di settimana scorsa a Trieste ed emerso in tutto il suo senso di profondo riscatto nella serata di Masnago, per una vittoria che deve essere punto di partenza e non estemporaneo momento di godimento puro.
E’ la sera dei miracoli, fate attenzione, dall’Itelyum Arena di Masnago torna a salire una canzone: un coro forte e unanime che grida al campionato che Varese s’è desta e ora non vuole più smettere di lottare.
Alessandro Burin