Per avere una struttura importante servono fondamenta solide ed alla Solbiatese ci sono eccome.
Da oggi, poi, ancora di più. Il club nerazzurro, infatti, riparte in vista di una stagione che vuole vivere da protagonista, come annunciato da mister Tricarico sul nostro sito, rafforzando il comparto societario, che è l’asset principale sul quale costruire le fortune di un progetto sempre più ambizioso.
Comparto societario che, come sempre, vede a capo il patron Claudio Milanese, che con vigore ed entusiasmo guarda alla prossima annata, ripartendo da quella finale di Coppa Italia persa che ha portato ancora più fame in dote ai nerazzurri: “Ripartiamo dal 7 maggio con ancora ben impresse quelle emozioni che solo chi gioca una finale può provare, sia in senso positivo che negativo. Quel giorno abbiamo visto un numero davvero importante di persone, appassionate, al nostro seguito alle quali mi sono sentito di promettere che quest’anno avremmo riprovato a fare il salto di categoria. Stiamo costruendo qualcosa d’importante, si sta creando quello che mi auspicavo: un ambiente al quale la gente si avvicina come curiosi ed esce come tifosi. A livello societario tutti gli sponsor hanno rinnovato impegno il loro impegno economico e questa rinnovata fiducia ci permette di guardare con serenità al prossimo futuro. Ci piace lavorare insieme ed essere squadra ed in quest’ottica siamo felici di annunciare l’ingresso come nuovo socio di Gerry Aprea. L’idea comune che ci unisce è la forza che ci permette e ci permetterà di portare avanti questo progetto, cercando di costruire qualcosa che resti nel tempo e dia una ritorno anche al territorio. Ringrazio tutti i tifosi che c’erano il 7 maggio e li rassicuro sul fatto che daremo continuità a quello che hanno assaporato sperando lo vivano in maniera più completa quest’anno“.
A prendere la parola è poi proprio Gerry Aprea, volto noto del mondo del calcio: “Dopo 10 anni di tranquillità mentale e di vita ho accettato subito e di buon grado il fatto di far parte di questa grande famiglia che è la Solbiatese, soprattutto per la figura di Claudio (Milanese, ndr) che è una persona stimatissima. So che qui si può costruire qualcosa di serio con persone competenti che sanno cosa vuol dire fare calcio dilettantistico. Il tempo, la dedizione e la voglia di fare le cose in una certa maniera, pur con tutti i sacrifici del caso, sono ciò che ci permetterà di fare bene. La squadra ha dimostrato negli anni scorsi tutte le sue potenzialità ma soprattutto la società ha voglia di crescere e di farlo con una certa logica. Abbiamo un centro sportivo invidiato, con strutture imponenti che ci deve dare l’idea di crescere soprattutto a livello giovanile, con i ragazzi che vanno assistiti e curati per far si che si trovino in un ambiente in cui si può far calcio in una certa maniera, guidati da istruttori di vita e non solo di calcio. Abbiamo le idee chiare, non siamo qui per fare le comparse, sia in campo che in società e ci stiamo muovendo per questo, per essere protagonisti”.
Immancabile il sostegno, poi, di Sergio Filograna: “Sono arrivato tre anni fa molto timidamente in questa avventura e pur non conoscendo bene il calcio mi sono ritrovato completamente nell’idea di famiglia che c’è qui in Solbiatese: una società che non guarda allo sport fine a se stesso ma in ottica sociale ed è ciò che mi sta più a cuore. Vogliamo vivere una stagione entusiasmante e sono certo che ci siano le carte in regola per farlo“.
Ed infine, le parole di Mirko Barban, ormai al suo terzo anno dietro la scrivania: “Lavorare in Solbiatese vuol dire trovarsi in un contesto di amicizia in cui si fanno, però, le cose come si deve. E’ stimolante e sono certo che anche quest’anno sapremo dire la nostra in maniera importante in campo e fuori“.
Alessandro Burin