Sette finali aspettano il Varese, chiamato a riscattare il giro a vuoto del Franco Ossola contro il Ligorna e difendere il terzo posto che garantisce un piazzamento playoff. L’ostacolo di turno, domani in campo alle 14.30 sul campo del PDHAE, porta con sé la consapevolezza di essere superiori agli aostani, ma anche una serie non indifferente di trappole che Corrado Cotta individua subito: “È la partita peggiore per noi: tutti, e non parlo né del gruppo squadra né degli addetti ai lavori, danno per scontato che sarà una passeggiata, ma proprio per questo sarà una delle partite più difficili“.
Detto questo il tecnico biancorosso non si nasconde: “Sicuramente il nostro valore assoluto è diverso da quello del PDHAE, ragion per cui abbiamo tutto da perdere. Non conosco nello specifico le dinamiche del Pont Donnaz, so che hanno cambiato l’allenatore, ma se si trovano in una situazione del genere vuol dire che qualcosa che non ha funzionato c’è. Gli avvicendamenti in panchina possono portare una scossa, dovremo esser bravi ad impedire che ciò accada, e anche se la classifica dà il PDHAE per spacciato non significa che ci stenderanno il tappeto rosso“.
E il Varese? “Arriviamo da una buona settimana positiva anche se purtroppo abbiamo perso Pisan: lunedì avrà una risonanza magnetica, ma le premesse non sono bellissime a maggior ragione perché si è fatto male ancora una volta da solo in allenamento. Non ci sarà Cassano, per cui Scodellaro sarà aggregato alla Prima Squadra, mentre con Vitofrancesco abbiamo deciso di tenerlo a riposo precauzionale. Per tutti gli altri, però, c’è una settimana in più di lavoro sulle spalle e, soprattutto, non dimentichiamo che giovedì ci sarà un’altra partita contro la Sanremese: saranno due match ben diversi tra loro, e dobbiamo essere pronti a tutto. La classifica? Pensiamo a noi stessi: ci sono ancora 21 punti a disposizione e sono un’enormità. Gli scontri diretti avranno particolare rilevanza, ma dobbiamo pensare un passo alla volta“.
Matteo Carraro