Tre giornate, 9 punti e la vetta solitaria della classifica: si poteva chiedere poco di più a questo Gallarate in quest’avvio di campionato, anche se la verità la si trova molto più a fondo. E a scavare, a portarla a galla senza preoccuparsi nemmeno di quella scaramanzia che nel calcio, e nel calcio dilettanti, spesso regna sovrana, è Alessandro Gaballo, non tanto, anzi non solo, neo difensore della squadra rossoblù, piuttosto neo capitano. 38 anni e tanto entusiasmo, tanta ambizione, una buona dose di consapevolezza, ma anche l’irrefrenabile voglia di sognare ancora.Sono qui perché voglio essere uno dei protagonisti di questa rinascita, sono qui perché voglio vincere con questa squadra”. 

Ma non solo, e alla domanda “Perché la scorsa estate hai scelto Gallarate”, il difensore risponde così.
Quando alla mia età ti viene proposta una sfida così non si può dire di no. Gallarate è una piazza importante nel calcio dilettanti, e sono contento che abbia scelto, dopo una stagione difficilissima valsa la retrocessione, di ripartire un po’ tutti da zero; per me quando c’è un “fallimento” l’unico modo per risalire passa dall’anno zero, un anno fatto di fame e sacrifici”. “Tutti si sono di nuovo messi in giocoafferma Gaballosia lo staff e i giocatori rimasti dallo scorso anno, sia chi è arrivato da fuori. Qui c’è un direttore tecnico che conosce a memoria il calcio dilettantistico, e poi uno staff giovane con un direttore sportivo ed un mister molti determinati”.

Ma non è tuttoprosegue il capitano c’è un altro motivo per cui ho scelto Gallarate e questo è forse anche un po’ “banalmente romantico”: quando mister Contaldo mi ha chiamato ho pensato che il calcio mi stesse ridando qualcosa, io e lui abbiamo vissuto l’esperienza Brebbia in una stagione in cui è successo di tutto e che alla fine è culminata con una retrocessione, confesso che ho pensato che il calcio mi stesse dando l’opportunità di riprendermi ciò che mi aveva tolto quell’anno lì”. 

Hai detto di staff, dirigenti, mister, e i giocatori? Questo progetto che rosa ha costruito?
Una rosa fatta di uomini, innanzitutto, e poi di ottimi giocatori. Alcuni sono anche scesi di categoria e la cosa importante è che si sono subito calati nella parte, immedesimandosi in giocatori umili seppur di valore, pronti a lavorare sodo perché alla fine tutti gli obiettivi passano da lì. Si sperava molto che potesse succedere questa cosa, che è tutt’altro che scontata, ed effettivamente sta succedendo, come ho detto prima siamo in un processo di rinascita e ci vuole sempre un po’ per rimettere a posto i tasselli, il miglior modo per iniziare è questo, ovvero calarsi nella parte lavorando forte”.

All’interno di questo gruppo, c’è qualche atleta che ti ha stupito in questa primissima parte di campionato?
Ci sono giocatori che conoscevo solo di nome come Corio, Diao, Gningue, tante volte avversario, ma con cui non avevo mai giocato, e si stanno rivelando ottimi profili, però se devo fare un nome dico quello di Filippo Rossi, un classe 2001 che è sceso di categoria, che si sta adattando a fare il centrale ma è un adattamento atipico e magnifico, ha caratteristiche differenti dalle mie ed il bello è questo perché ci compensiamo, questa cosa mi è successa anche lo scorso anno giocando di fianco a Gottardi, Rossi è giovane ma con una presenza da veterano, è uno di quei giocatori che non parla, o parla poco, ma si fa sentire”.

Quali sono gli obiettivi che si è posta questa squadra? E gli obiettivi personali?
Non sono un giocatori che si nasconde dietro a nulla e non lo faccio certo dietro la scaramanzia, questa squadra vuole vincere il campionato, questo non significa che sarà facile, non significa che non verranno prese in considerazione, o disdegnate, porte secondarie per salire di categoria, ma non possiamo parlare di un obiettivo diverso, consapevoli, come ho detto, che tutto passa dall’alchimia di questo gruppo, fondamentale nel calcio dilettanti soprattutto in categorie come questa, e dal lavoro, non ci sono scuse, bisogna lavorare forte. Personalmente, dicevo prima, mi piacerebbe essere uno dei protagonisti di questa stagione e questa rinascita, e questo perché significherebbe stare bene ed aver fatto bene, sono uno che quando sceglie un progetto è perché spera sempre in un prosieguo di quella società anche in campionato superiori, vedi Ispra dove è arrivata, Olimpia che è salita in Promozione e che spero possa continuare a crescere; se devo parlare di numeri vorrei arrivare a 5 gol, perché da difensore mi piace salire e talvolta lasciare il segno, lo scorso anno l’ho fatto poco, ma è davvero l’ultimo dei pensieri, conta di più tutto il resto”.

A giudicare da quest’inizio di campionato, però, la strada è quella giusta…
Sì, siamo partiti bene e con il piede giusto, i 9 punti sono importanti ma è importante il come stiamo affrontando partita dopo partita, ci tengo a precisare, però, che niente è stato facile fino ad oggi e niente lo sarà, paradossalmente nemmeno il 5-0 a Gorla domenica scorsa, che è certamente un risultato rotondo ma che abbiamo ottenuto contro una squadra sempre sul pezzo, con dei valori. Spiace non essere andati avanti in coppa, ma era anche necessario avere il tempo di assemblarci essendo tanti nuovi, resta il fatto che fino ad oggi abbiamo solo salito qualche gradino di una scala che può portarci in alto e che vogliamo percorrere tutta, ma è davvero troppo presto per pensare ad altro che non sia il prossimo passo, domenica con l’Antoniana sarà un’altra sfida piena di insidie”.

Per chiudere la schedina. Ecco i pronostici di Alessandro Gaballo.
Cas – Garbagnate 2
Arsaghese – Gorla x
Cantello – Sommese x
Faloppiese – Folgore Legnano 2
Gallarate – Antoniana 1
Marnate Gorla – Valceresio x
San Michele – France Sport 1
Union Villa Cassano – Tradate Abbiate 2

Mariella Lamonica

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui