Tra le squadre che nel girone d’andata non stanno rendendo secondo le aspettative c’è il Gavirate, retrocesso a maggio dall’Eccellenza e che si sta riorganizzando per tornare nel massimo campionato regionale entro un triennio. Se quest’anno l’obiettivo non era vincere il campionato, tuttavia si pensava che i rossoblù potessero stare stabilmente nella parte sinistra della classifica, invece hanno a lungo stazionato a ridosso della zona playout. La nota più positiva di questi mesi allora è Federico Bianchi, già arrivato a quota 10 gol. Una piacevole sorpresa visto che l’attaccante classe 1994 non andava in doppia cifra dalla stagione 2017/18 con la maglia della Vergiatese.

Come valuti questi primi mesi del Gavirate? Tra gli addetti ai lavori ci si aspettava qualcosa di più…
“Sinceramente anch’io speravo in qualcosa di meglio, anche perché le qualità non ci mancano. Nelle ultime settimane però credo che ci siamo inquadrati e spero che nel girone di ritorno riusciremo a fare meglio”.

A livello personale invece credo non ti possa lamentare visto che hai già realizzato 10 reti.
“Non pensavo di riuscire ad arrivare in doppia cifra nel girone d’andata, è un traguardo che mi mancava da qualche anno. Il mio massimo stagionale sono stati i 12 gol segnati all’Union Villa Cassano nel 2016/17. A questo punto spero di riuscire a superarlo visto che ci sono già vicino, anche se avrei barattato volentieri alcuni gol per qualche punto in più in classifica”.

La società si è mossa sul mercato invernale per aiutarvi a risalire la classifica.
“Sono arrivati giocatori importanti, uno in particolare lo conosco bene. Parlo di Fabio Comani perché ci gioco contro da un sacco di anni, visto che siamo cresciuto nello stesso paese. Posso assicurare che è meglio averlo come compagno che come avversario, è un difensore di qualità ed esperienza che questa categoria può farla ad occhi chiusi”.

Nonostante la classifica non esaltante mister Dossena, nelle interviste con noi giornalisti, comunica sempre un certo senso di tranquillità. Lo percepite anche voi?
“Qualche cazziata in spogliatoio è arrivata, com’è giusto che sia (ride, ndr). Direi che ce la siamo anche meritata. Però in generale è sempre stato molto tranquillo e ci ha rassicurato anche quando le cose non giravano, si capisce che ha tanta esperienza. È importante nei momenti negativi, quando abbiamo anche sbagliato gol facili che ci sono costati punti preziosi, vedere che l’allenatore non è preoccupato per la classifica”.

Ora avete 3 punti di vantaggio sui playout e 6 di ritardo dai playoff. Che obiettivo vi siete posti per il girone di ritorno?
“Noi pensiamo innanzitutto a migliorare la classifica e allontanarci dalle zone calde. Solo quando avremo un vantaggio più rassicurante allora proveremo a vedere se si può fare qualcosa di più. Certamente il campionato è molto equilibrato e la maggior parte delle squadre non è riuscita a trovare continuità, quindi la classifica è corta e basta poco per guadagnare posizioni”.

In casa avete conquistato 12 punti mentre in trasferta solo 6. Vi siete dati una risposta su cosa non ha funzionato lontano da Gavirate?
“Difficile capirlo, anche perché spesso siamo andati in vantaggio come a Ispra o Solaro e poi abbiamo commesso sciocchezze che ci sono costate i tre punti. Dopo la vittoria di Cerro pensavamo di esserci sbloccati, invece la trasferta successiva è stata un disastro e ne abbiamo presi cinque. Dobbiamo trovare quella continuità che fin qui c’è mancata, innanzitutto a livello di concentrazione”.

Alex Scotti

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