Altro appuntamento casalingo per la Pallacanestro Varese che affronta fra le mura amiche la Napoli dei tanti ex, alla ricerca di una vittoria che manca da quasi un mese ovvero da quel 10 di marzo in cui i biancorossi centrarono l’importantissimo successo interno contro Brindisi.

Da allora 3 rovesci consecutivi in campionato ed una situazione di classifica che impone di dare un occhio ad altre due gare in calendario nel turno odierno: Pesaro impegnata sul campo di Sassari e il delicato scontro diretto fra Brindisi ed una lanciata Treviso reduce da 4 successi consecutivi. Sei giornate al termine e sei punti (quattro più i due derivanti dai vantaggi negli scontri diretti) da gestire per una Varese che, oggettivamente, con due successi dovrebbe mettere al sicuro la permanenza nella massima serie.

Dopo il grande peccato per l’occasione lasciata sul piatto al cospetto della capolista Brescia, l’OJM riproverà con la squadra vincitrice della coppa Italia a strappare il successo davanti al proprio pubblico. Facendo un passo indietro, gli oltre 4800 dell’Itelyum Arena hanno ammirato una Varese gagliarda e mai doma al cospetto di una formazione lunga e dotata di fisicità. Certamente la spinta del tifo di casa è un quid in più per Varese che, dal canto suo, ha mostrato un piglio ben diverso lottando fino all’ultimo secondo all’interno di una gara in cui, probabilmente, avrebbe meritato di più. Fatale il divario a rimbalzo: servirà mettere più attenzione in questo fondamentale per avere la meglio su Napoli, una squadra che gioca una pallacanestro abbastanza similare a quella biancorossa.

La squadra allenata da Milicic vanta due play/guardia o combo guard per dirla all’americana come Jacob Pullen e Tyler Ennis, due concentrati di talento puro. Il primo è una vecchia conoscenza del nostro campionato: Biella, Virtus Bologna e Brindisi a inizio carriera per lui, poi Barcellona, Cedevita, Khimki, poi l’anno scorso all’Al Kuwait e quest’anno una stagione strepitosa a 34 anni con il canestro che ha deciso la coppa Italia. Ennis ha tanta NBA nel suo passato (Suns, Bucks, Rockets e anche 76 gare coi Lakers per lui), Fenerbahce e Turchia fino alla chiamata di Napoli. A far da cambio ad entrambi l’ex Giovanni De Nicolao, 3 stagioni in biancorosso con 5,4 punti di media come top nell’annata 2021/22 che quest’anno produce 2,8 punti in quasi 15′ di media sul parquet. In ala piccola troviamo l’azzurro e figlio d’arte Michele Ebeling, fin qui con pochi spazi in stagione, e il tiratore polacco Michal Sokolowski, giocatore micidiale dall’arco con quel suo tiro mortifero quando entra in striscia.

Sotto canestro troviamo un giocatore interessantissimo come l’esperta ala grande Tomislav Zubic. 33enne dotato di un gran tiro dalla distanza dove colpisce col 37,6%, l’ex London Lions è un giocatore che dà del tu al canestro: 14 punti di media con 6 gare da oltre 20 punti a gara in questa stagione con un massimo di 24 proprio contro Varese in occasione della gara d’andata. Centro titolare è un altro ex come Tariq Owens: l’ex varesino sta producendo una annata molto valida con 10,4 punti e 6,9 rimbalzi fornendo quelle giocate di energia molto ben conosciute sotto il Sacro Monte. Cambio di entrambi è l’azzurro Alessandro Lever: 4,8 in13′ che testimoniano una crescita per il classe ’98 dopo l’annata di Trieste. Infine, a chiudere le rotazioni c’è il sud sudanese Mabot Dut Biar, ma con formazione italiana: 216 lunghissimi centimetri che finora hanno avuto pochissimo spazio (4′ di media).

Occhio a…Markel Brown

Non poteva che essere lui la nostra scelta. Per quella capacità di essere decisivo nella scorsa stagione, per quel suo essere un difensore ferreo, ma saper anche attaccare il ferro con estrema pericolosità oppure colpire con quel suo tiro da fuori assolutamente mortifero. Giocatore che può anche giostrare da playmaker nei momenti caldi della partita oppure scalare in posizione di ala piccola: sempre prezioso avere Brown nel proprio scacchiere tattico. Lo ha capito subito coach Milicic che ha in Brown il suo secondo giocatore per minutaggio con 30′ secchi a gara. 14 punti in 14 gare in maglia partenopea per la 32enne guardia giunta a stagione iniziata dal Girona che non eguagliano i 17 di media della scorsa annata in biancorosso chiusa col 39% da 3 e anche 3,2 assist a partita. Nella sua carriera anche NBA con Brooklyn e Houston e Europa con le maglie di Darussafaka, Hapoel Eliat e Anversa.   

Matteo Gallo

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