Chi non adora trascorrere una giornata allo stadio a guardare la propria squadra preferita? Già, purtroppo però andare allo stadio per alcuni si sta rivelando un lusso. Un lusso che non tutti possono permettersi. Infatti, cosa succede se lo stadio non è agibile? Purtroppo, questa situazione non è così infrequente come si può pensare. Gli stadi di Como, Lecco e Varese, che un tempo erano molto frequentati, oggi quasi in rovina. Il motivo? Non soddisfano i requisiti moderni. C’è qualcosa che si può fare? Qualcuno si sta attivamente mobilitando per risolvere la situazione? Ecco cosa abbiamo scoperto.
Stadio Sinigaglia di Como: tra storia e degrado
Lo stadio Sinigaglia di Como è sicuramente uno degli stadi storici italiani. Venne costruito nel 1927 e in poco tempo divenne il simbolo della città. Per molti anni, il Como ha giocato le sue partite in questo stadio. Molte generazioni si sono susseguite sul campo dello stadio Sinigaglia, tutte accomunate da una grande passione. Quindi, se fino a pochi anni fa veniva ancora utilizzato, qual è il problema?
È presto detto: lo stadio ha solo 7500 posti. Certo, non sono pochi, ma non sono nemmeno sufficienti per le partite di Serie A. Infatti, per le partite di Serie A sono richiesti almeno 12 mila posti. Questo è il motivo per cui oggi lo stadio è quasi abbandonato. Per ora sembrano non esserci delle soluzioni a questo problema e il Como si sta adattando sfruttando altri stadi tipo il Bentegodi di Verona.
Lo stadio Franco Ossola di Varese: un progetto in stallo
Veniamo ora a un altro stadio, il Franco Ossola di Varese. Questo stadio venne aperto nel 1925 ed è uno dei più antichi della Lombardia. Come spesso accade per queste strutture, nel corso degli anni la manutenzione dello stadio è stata piuttosto carente e gli investimenti sono stati davvero pochi. Il Varese ha, giustamente, espresso il desiderio di poter rinnovare lo stadio. La squadra sogna di poter giocare lì alcune partite future. Secondo il progetto, lo stadio potrebbe raggiungere i 12 mila posti con un intervento di ristrutturazione.
Tuttavia, sembra che i lavori siano piuttosto in ritardo. Il via libera ha subito molti rallentamenti e ancora oggi non si hanno grandi novità al riguardo. Qual è il problema di fondo? Come spesso accade, il problema principale è la mancanza di fondi. Oltre a questo, la burocrazia non agevola il processo e rende il tutto ancora più caotico.
Il Rigamonti-Ceppi di Lecco: un ritorno amaro in Serie C
Pensavi che gli stadi abbandonati o inutilizzati fossero finiti? Purtroppo no! Lo stadio Rigamonti-Ceppi non sta di certo vivendo un periodo d’oro. La struttura non è messa affatto bene e, come se non bastasse, ha solamente 4500 posti. Di certo, le condizioni dello stadio influenzano anche i tifosi e la squadra.
Il nuovo proprietario, Aniello Aliberti, ha da poco lasciato un comunicato a riguardo. Ha annunciato che gli piacerebbe molto riportare lo stadio in auge. Purtroppo, però c’è la necessità che lo Stato intervenga con dei finanziamenti per portare avanti il progetto. In poche parole, ancora non si sa se ci saranno dei lavori di ristrutturazione.
Le conseguenze per i tifosi e per la città
Certo, avere degli stadi malmessi non è un aspetto positivo. Aldilà del calcio, lo stadio è un modo per socializzare e influisce molto sullo stato d’animo della squadra. In un certo senso, gli stadi sono come dei centri sociali e servono ai tifosi per identificarsi con la loro squadra del cuore.
Che effetto hanno gli stadi in cattivo stato o non agibili sui tifosi?
I tifosi del Como si sono arresi all’idea di doversi spostare fuori città ogni volta che la squadra gioca in casa.
I tifosi del Varese sono frustrati ed esasperati dal fatto che non ci sono progressi.
Il futuro degli stadi lombardi: una speranza all’orizzonte
La domanda che tutti ci facciamo è: c’è ancora speranza? In teoria si, ma sembra che oltre alla speranza ci sia bisogno anche di tanta pazienza. Se lo stadio di Sinigaglia verrà realmente rimodernato, non ci sono dubbi che si giocheranno anche partite di Serie A al suo interno. I tifosi sperano veramente che questo progetto vada in porto.
Per quanto riguarda lo stadio di Varese, c’è da sperare che si sblocchino le varie procedure burocratiche. È davvero da molto tempo che le pratiche sono in stallo. Se tutto dovesse andare per il meglio, il nuovo stadio non sarà solo idoneo per ospitare le partite di Serie A ma diventerà un vero e proprio simbolo di Varese.
Nel frattempo i tifosi stiano cercando delle alternative per godersi ugualmente le partite, anche al di fuori del campo da calcio. Tra le passioni fuori campo, le scommesse sportive sono senza dubbio tra le più diffuse: https://www.finaria.it/criptovalute/siti-scommesse-bitcoin/ dá la possibilità di scommettere in tempo reale stando comodamente a casa ha davvero rivoluzionato il modo in cui i tifosi approcciano il calcio.
Redazione