Il ciclismo su strada è uno sport che affascina milioni di persone in tutto il mondo. La fatica della pedalata, le imprese eroiche, quelle fughe solitarie di decine di chilometri in cima a una salita, o quei ribaltoni clamorosi all’ultimo chilometro. Mille emozioni che rendono questo sport unico ed emozionante, epico e profondamente umano perché in qualche modo va a scavare dentro i sentimenti più belli. E protagonisti di questo sport sono veri e propri autori di imprese: i ciclisti. Che fanno mille sacrifici per conseguire risultati. I nomi dei grandi ciclisti sono impressi nella mente di tutti gli amanti di questo sport, come Marco Pantani, Gianni Bugno, Miguel Indurain, Eddy Merckx. In Italia la maggior parte dei grandi campioni ha origini settentrionali e tanti arrivano dalla provincia di Varese.

Luigi Ganna

Luigi Ganna, varesino di Induno Olona, nato il 1° dicembre 1883. Un mito della storia del ciclismo. Il gigante buono, così lo aveva definito la stampa di allora, vinse il primo Giro d’Italia nel 1909, ma anche il Giro dell’Emilia e la Milano-Modena del 1910, la Gran Fondo del 1912 e ancora prima la Milano-Sanremo del 1909 e la Milano-Torino-Milano del 1907. Nono di dieci fratelli le sue origini erano umilissime e questo lo ha aiutato ad essere un campione non solo nello sport ma anche nella vita, un esempio per tutti e un modello di vita per tanti. Le cronache dell’epoca lo descrivono come un uomo onesto, sincero e pacato, che quando decise di smettere di correre aprì una sua linea di biciclette e furono estremamente popolari per tutti i primi decenni del ‘900.

Alfredo Binda

Il nome di Alfredo Binda è tra quelli più noti e romantici della storia del ciclismo in Italia. Classe 1902, nativo di Cittiglio, Binda è stato forse uno dei primi a dimostrare che il ciclismo poteva essere una vera e propria professione. In carriera vinse cinque Giri d’Italia, record che condivide solo con Fausto Coppi ed Eddy Merckx, due Milano-Sanremo, 3 Giri di Lombardia, e fu per tre volte Campione del Mondo: a Nurburgring nel 1927, a Liegi nel 1930 e a Roma nel 1932. Il suo nome evoca leggenda e dominio assoluto con una classe unica all’epoca. Una forza che a volte persino preoccupava gli organizzatori delle gare perché il risultato poteva essere scontato. Un uomo che è un eroe di questo sport, simbolo di classe e forza. Tanto che oggi, da 25 anni, a Cittiglio si tiene il Trofeo Alfredo Binda, una delle gare di ciclismo femminile più importanti al mondo.

Ivan Basso

Un altro campione indimenticabile è Ivan Basso, nato a Gallarate nel 1977 ma cresciuto a Cassano Magnago. Come caratteristiche lui era uno scalatore ma aveva uno stile composto e vigoroso. Raramente infatti si alzava sui pedali per scattare in salita, aveva invece un’andatura costante e veloce, frutto della propria forza e tenacia. Grazie a questo Ivan Basso ha vinto due Giri d’Italia, nel 2006 e nel 2010, un terzo e un secondo posto al Tour de France del 2004 e del 2005, e poi tantissimi importanti piazzamenti nelle corse più importanti del mondo. Intorno alla metà degli anni 2000 è stato uno dei migliori interpreti al mondo delle corse a tappe, come dimostrano i piazzamenti al Tour de France, sempre tra i favoriti nelle scommesse sul ciclismo internazionale. Fu purtroppo anche vittima di momenti difficili a causa della sospensione per doping, da cui però seppe rialzarsi e riscattarsi, tornando a vincere. Oggi Basso continua a vivere il mondo del ciclismo facendo il dirigente e insegnando questo sport ai giovani talenti.

Stefano Garzelli

E poi c’è Stefano Garzelli, varesino doc, nato il 16 luglio 1973. In attività tra i professionisti dal 1997 al 2013 nella sua carriera ha vinto la classifica Generale del Giro d’Italia una sola volta, nel 2000. A questo momento è legato una storia bellissima. Quell’anno rientrava dalla squalifica Marco Pantani che all’inizio cercò di mettersi in gara per la vittoria ma poi si rese conto di essere indietro nella forma rispetto ai suoi avversari. Emerse ad un certo punto nella sua stessa squadra, la Mercatone Uno, proprio Stefano Garzelli. Marco Pantani, diventò per l’occasione suo gregario aiutandolo ad aggiudicarsi l’edizione numero 83 del Giro. Poi Garzelli sfiorò il bis nel 2003 quando concluse al secondo posto. Ma in carriera ha vinto anche sette tappe della Corsa Rosa, 2 volte la classifica Scalatori e nel suo palmares figurano anche una edizione della Tirreno-Adriatico, un Giro di Svizzera e due edizioni della Tre Valli Varesine.

Redazione

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