Dovevano essere tre punti? Sì. Il Varese recrimina? Sì. L’Oltrepò ha meritato il pari? Sì. La trasferta pavese chiusa sul 2-2 lascia un discreto senso di amarezza in casa bosina anche se, a conti fatti, i padroni di casa non hanno rubato nulla. Anzi, hanno insegnato al Varese la lezione più importante, come ribadito da Roberto Floris al termine del match: “Non vinci solo perché hai lo stemma del Varese sul petto e in questo campionato nessuno regala nulla”. I biancorossi hanno peccato di superbia non riuscendo a chiudere una gara che andava chiusa e l’Oltrepò, con la rabbia di chi non era ancora riuscito a conquistare un punto in stagione, l’ha ripresa al 91’. Con merito, visto l’atteggiamento profuso dai pavesi fin dopo l’iniziale svantaggio firmato Bonaccorsi.
Va da sé che i due punti persi ieri (uniti a quelli di Voghera e Genova, arrivati rispettivamente in maniera simile e diversa) pesino nell’economia di un campionato che ad oggi vede un Bra in versione schiacciasassi momentaneamente a +4. E, di conseguenza, fra i tifosi iniziano a serpeggiare i primi malumori. “Il problema è prendere il gol nei minuti finali” scrive Luca Testi, trovando eco nel commento di Fabio Mentasti: “In trasferta bisogna cambiare marcia se no…”.
A tal proposito i tifosi si dividono tra chi sposa questa corrente di pensiero e chi no. Nel primo caso, ad esempio, Francesco Broggini commenta: “Ancora due punti persi… troppa presunzione di qualche giocatore… mai sottovalutare gli avversari. Alla fine questi punti persi purtroppo peseranno. Speriamo serva di lezione”. Enrico Bellorini, invece, guarda il bicchiere mezzo pieno: “Non sono preoccupato, finché siamo imbattuti e teniamo la media inglese”.
Chiaro però che oggi, all’indomani di una delusione, sia la prima strada ad essere più battuta. Valerio Cassani sentenzia: “Punti persi, sarà dura recuperarli. Queste sono partite da vincere”. Mattia Di Maio sprona: “Dobbiamo diventare cattivi anche fuori casa, dai Varese!”. Giovanni Ferni individua quella che a suo giudizio è stata la causa: “Come al solito mi sa che è stata presa sottogamba pensando: sono ultimi, vinciamo facile”. Orlando Sansiveri, invece, si focalizza sul reparto arretrato: “Difesa da rivedere. Si prendono troppe reti… vedi Imperia. Se una squadra vuole salire prima di tutto non deve subire dietro. Il gol si può sempre fare”.
Per tanto malumore e delusione, c’è però anche una più che discreta dose di fiducia. C’è chi, infatti, reputa i tre pareggi consecutivi fuori casa come il più classico degli incidenti di percorso che servono per la maturità di un gruppo e la certezza di una buona frangia della tifoseria biancorossa è che il Varese ripartirà immediatamente da domenica, quando al Franco Ossola arriverà il Fossano. Roberto Marasco, non a caso, chiude così il nostro day-after social: “La più brutta prestazione dell’era Floris. Ma queste cose possono capitare e bisogna ripartire immediatamente per riportare la squadra ad essere assoluta protagonista”.
Matteo Carraro