All’indomani della sconfitta in Coppa Italia del Varese per 3-0 contro il Sant’Angelo, la domanda del popolo biancorosso è una soltanto: questo ko avrà ripercussioni sul campionato? Provenzano e Malinverno non hanno dubbi: “Assolutamente no“. La squadra che vedremo domenica contro la NovaRomentin sarà giocoforza completamente diversa e la maggior parte dei tifosi, pur dispiaciuti dall’esito del match di ieri, concordano con la scelta di “sacrificare” la Coppa a scapito del campionato.
Non mancano però le riflessioni tendenti al negativo e l’analisi di Flavio Tettamanti ne è un esempio: “Una delle regole non scritte del calcio è che vincere aiuta a vincere… oggi chi ha messo in campo una squadra del genere ne esce molto male, un portiere che l’hai ammazzato definitivamente per colpe non tutte sue come si vuol far passare, giovani fuori ruolo, una gara che non dà nessuna indicazione se non quella di essere consapevoli che senza i giocatori oggi in tribuna, pur non essendo convocati (onore a loro…) c’è poco da stare allegri. E vedere due allenatori in cerca di squadra che continuano a seguire il Varese non è un buon segno“.
Chi si limita solo al risultato parla addirittura di “Vergogna“, ma la maggior parte della tifoseria biancorossa condivide appieno la scelta di mister Floris e il pareggio del Bra contro la Cairese rinvigorisce il morale della piazza. Luca Caraffa, infatti, scrive: “La Coppa Italia è solo una perdita di tempo… Siamo rimasti a -7, testa al campionato“. Giovanni Forni aggiunge: “Il pareggio del Bra serve da volano per accorciare su di loro. Forza Varese“. Non è da meno Andrea Sallese: “Sempre al vostro fianco… da oggi in poi ci aspettiamo una grande rimonta che per conto mio è fattibile“.
“Adesso testa al campionato, dobbiamo fare tutto il possibile per salire! Forza Varese sempre comunque ovunque!” è il commento di Roberto Speroni, aderendo al movimento degli ottimisti di cui fa parte anche Fabio Mentasti: “Scelta giusta lasciar fuori i titolari. Testa, cuore e gambe al campionato che dobbiamo…“. La frase lasciata in sospeso (non può mancare un pizzico di scaramanzia) è il trait d’union perfetto che condurrà alla sfida contro la NovaRomentin, un match che, a maggior ragione ora senza se e senza ma, dovrà essere vinto a tutti i costi.
Matteo Carraro
Foto Ezio Macchi