Il mercato dei Mastini è ufficialmente iniziato: dopo l’avvicendamento alla guida dei gialloneri tra Niklas Czarnecki e Gaber Glavic, il primo tassello del roster 2024/25 è stato quello di William Makinen, solidissimo difensore finlandese che raccoglierà l’eredità di Erik Naslund. Come da tradizione, dunque, Varese è la prima squadra dell’IHL a dare il via alla propria estate e i prossimi giorni si preannunciano essere davvero intensi dal punto di vista degli annunci. Chiaramente l’attenzione di tutti è rivolta ora al nome del secondo straniero che andrà a rinforzare le linee giallonere.
Tra i profili che piacciono, c’è anche quello di Adam Capannelli. L’ex attaccante del Dobbiaco è stato portato in Italia proprio dai Mastini (insieme a Shane McGrath) nell’ultima stagione prima della rinascita e, dopo un’ottima annata con gli Icebears, nel campionato appena chiuso è letteralmente esploso con la maglia del Vipiteno in ALPS: la cavalcata dei Broncos si è chiusa in semifinale (ko 4-3) contro il Renon (che ha poi dominato il Cortina in finale con un secco 4-0), ma il canadese si è decisamente messo in mostra con 75 punti (35 gol e 40 assist) in 51 partite. Riportarlo a Varese, per quanto difficile, sarebbe un autentico colpaccio, oltretutto perché è un profilo che coach Glavic ha già avuto modo di affrontare in ALPS con il suo Jesenice (Capannelli, tra l’altro, ha anche avviato l’iter per ottenere la cittadinanza italiana).
L’asse italo-canadese legato a Varese lascia dolcissimi ricordi al popolo giallonero e, a proposito di ritorni eccellenti, non si possono non mettere sul piatto due nomi che farebbero impazzire la piazza: il primo, molto più alla portata, è quello di Marco Franchini (che con l’Aosta è appena risalito in IHL dopo una prima parte di stagione al Merano), mentre l’autentico sogno dei tifosi sarebbe Daniel Tedesco. Non è da escludere, tuttavia, che a Varese possa arrivare un connazionale di Glavic, proprio come avvenuto lo scorso anno con il tandem Czarnecki-Naslund; difficile, ma non da escludere, la riconferma di Hector Majul.
L’attenzione di Varese, chiaramente, va anche oltre. Un nome che circola fra i tifosi è quello di Jozef Foltin, attaccante slovacco classe ’97 con passaporto italiano che ha vinto campionato e Coppa Italia con il Pergine (48 punti in 41 partite): un profilo assolutamente di primissimo piano che, qualora venga riconfermato anche l’italo-statunitense Massimo Pietroniro, garantirebbe a Varese di alzare non poco l’asticella dal punto di vista offensivo. Aspetto che, visto il rinnovato appeal dell’IHL con la presenza del Fassa, non è certo da sottovalutare. Oltretutto l’IHL ha certificato la possibilità di tesserare anche due ucraini a roster senza considerarli stranieri: Feltre ne aveva ben quattro la passata stagione e almeno due di questi, Vladislav Lysenko (difensore classe ’95) e Dmitri Nimenko (espertissimo attaccante classe ’88), potrebbero solleticare l’appetito di parecchie squadre (per quanto potrebbero tranquillamente rimanere con i Picchi).
Ovviamente, tra le potenziali new entry, non mancheranno le conferme del blocco storico (Perla in primis che, con un portiere del calibro di Glavic, potrà crescere ancora tantissimo) e di qualche giovane che ha ben impressionato la passata stagione: l’idea, almeno sulla carta, è quella di confermare almeno il 70% della squadra dell’anno scorso. Da valutare, poi, cosa deciderà di fare Edoardo Raimondi che si è scoperto difensore nel finale di stagione e potrebbe proseguire la sua avventura in giallonero. Inevitabilmente, poi, ci saranno degli addii, ma per le ufficialità bisognerà aspettare gli annunci della società giallonera che, come da tradizione, arriveranno presto visto che la volontà degli ultimi anni è sempre stata quella di chiudere il mercato quanto prima per poi lasciar parlare il ghiaccio.
Matteo Carraro