Al giro di boa della stagione non può mancare il nostro Pagellone, il classico punto della situazione che ci accompagna nella pausa invernale del Girone A di Serie D. Il Bra si è meritatamente laureato campione d’inverno con l’incredibile quota di 45 punti (90 in proiezione), a +5 sul Vado, +9 su NovaRomentin e Varese, e +12 sul Chisola (le quattro squadre che ad oggi si giocherebbero i sempre “fini a sé stessi” playoff). Dietro, invece, ad oggi saluterebbero la categoria Chieri (10 punti) e Fossano (13), così come il Borgaro Nobis (a 14 punti e a -8 dai 22 di Vogherese e Derthona che eviterebbero lo spareggio salvezza), mentre Albenga (19) e Cairese (17) si giocherebbero la permanenza in categoria attraverso il playout in gara secca.

Archiviata la panoramica sulla classifica, proseguiamo la nostra analisi con la consueta carrellata di voti e giudizi: come si stanno comportando le 20 squadre del Girone A relativamente agli obiettivi di inizio stagione? Parola al nostro Pagellone.

Bra 9.5

Il cammino dei piemontesi ha rasentato la perfezione e i 45 punti non sono certo un caso: miglior attacco (per distacco, +8 sulla concorrenza) e miglior difesa con appena otto reti al passivo. Il Bra targato Nisticò ha avuto la camaleontica capacità di adattarsi agli avversari: da partite dominate (spicca il 5-0 sul Vado alla terza giornata) a match più combattuti artigliati nel finale, i giallorossi si sono guadagnati il titolo di “squadra da battere”. Il margine di vantaggio è importante; va difeso. Corazzata

NovaRomentin 8

Non si può certo parlare di sorpresa, ma non era scontato trovare la NovaRomentin così in alto. Pablo Gonzalez è stato un giocatore fenomenale, ma l’equazione per essere tale da allenatore non è scontata: il neo-tecnico sta lavorando per tradurla in pratica, supportato dalla maggior esperienza in panchina di Mavillo Gheller: i verde-granata sono a tutti gli effetti una grande squadra, una delle più belle da veder giocare, e i piemontesi saranno della partita fino alla fine. Esplosiva

Città di Varese 7.5

L’estate scorsa si parlava di duello serrato tra Vado e Varese: entrambe sono lassù, a giocarsi le rispettive chance per approdare in Serie C, ma nessuno aveva tenuto in conto l’incognita Bra. Se per i liguri, come visto, qualcosa è stato sbagliato in partenza (e Cottafava sta rimediando ora), per il Varese è oggettivamente impossibile non rivolgersi alla malasorte. La prima parte della stagione biancorossa è stata continuamente costellata da infortuni che hanno minato l’undici titolare di Floris (Molinari, Ropolo, D’Iglio e Stampi giusto per fare qualche nome), il quale non è mai riuscito a schierare la “formazione tipo”. Malgrado tutto, tra alti e bassi, la squadra è sempre rimasta ben al di sopra della soglia di galleggiamento, portando a casa di rabbia e di cuore molte partite (pagando dazio in altre, va detto). Ad oggi il Varese si trova sicuramente più indietro rispetto a quanto preventivato (il -9 dalla vetta è una distanza importante), ma le ambizioni non sono mai venute meno e l’operato societario lo dimostra: il vecchio cuore biancorosso batterà fino alla fine. Diplomatico

Lavagnese 7.5

Sicuramente la più bella sorpresa della stagione: i bianconeri, dopo la salvezza della scorsa stagione, hanno scelto “l’usato garantito” affidando la panchina a Giorgio Roselli. L’ex Varese, dall’alto della sua esperienza, ha amalgamato una gran bella squadra che ha riscosso consensi di domenica in domenica. In flessione nelle ultime uscite, la Lavagnese resta comunque a tiro dei playoff e ben al di sopra della Red Zone. Affamata

Vado 7.5

Quando perdi 5-0 contro una diretta contendente per la promozione in Serie C significa che qualcosa non va: l’amore e la sinergia tra i rossoblù e mister De Lucia non sono mai sbocciati. Il ritorno di Marcello Cottafava al timone è stato accolto come la venuta di un supereroe: il tecnico ci ha messo qualche partita ad imprimere la sua mano, ma i dodici risultati utili consecutivi (dopo il pareggio interno con il Varese sono arrivate sette vittorie per chiudere il 2024 al meglio) rappresentano il miglior biglietto da visita possibile per il girone di ritorno. Voto relativamente basso se si considerano le ambizioni pre-season, ma il Vado c’è ed è l’unica squadra a vantare un fortino inespugnabile (zero sconfitte casalinghe). Mutevole

Chisola 7

Perdere l’apporto realizzativo di un certo Ponsat è sicuramente stata una bella botta e il Chisola ha faticato molto a trovare la quadra nelle prime uscite stagionali. Poi la scintilla: la vittoria sul Bra. Da lì, al netto di qualche comprensibile giro a vuoto, è iniziata la risalita torinese che ha portato la squadra di mister Ascoli là dove si è abituata a stare, in zona playoff. Garanzia

Asti 6.5

Vorrei, ma non posso. Ogni stagione sembrerebbe poter essere quella della consacrazione per i Galletti, cui però manca sempre qualcosina. Ecco spiegato l’alternarsi di autentici exploit (come le vittorie su Varese e Chisola, o il pari di Bra) a inciampi abbastanza dolorosi. L’Asti si conferma comunque squadra di medio-alta classifica. Metodico

Imperia 6.5

Dopo qualche stagione di purgatorio in Eccellenza, l’Imperia è tornata in Serie D confermandosi per quello che è sempre stata: una spina nel fianco. La squadra di Buttu è il secondo miglior attacco del campionato (34 reti alla pari della NovaRomentin), ma si trova chiaramente indietro in virtù delle troppe reti al passivo (basti pensare al pirotecnico 4-3 dell’Ossola). I nerazzurri hanno chiuso il 2024 in crescendo e vogliono inaugurare l’anno continuando a vincere per garantirsi la salvezza. Tagliente

Ligorna 6.5

La “delusione” delle zone alte della classifica: per valore complessivo, i liguri non sono certo da sesto posto. Certo, l’infortunio di Cericola (solo ora sulla via del rientro) ha complicato i piani di una squadra che sulla carta poteva vantare l’attacco più forte della categoria (Cericola-Miracoli). Al netto di ciò ci si poteva comunque aspettare qualcosa in più da parte di un Ligorna arrivato “stanco” alla pausa invernale; nel girone di ritorno, comunque, i rossoblù saranno protagonisti. Basico

Oltrepò 6.5

Dopo cinque nette sconfitte consecutive nelle prime cinque giornate, l’epilogo dei biancorossi sembrava già scritto. Poi è arrivato il Varese, e quel pareggio (meritato) strappato nel finale ha sancito la svolta del campionato pavese: da quel momento l’Oltrepò ha perso solo contro Bra e Vado, scalando rapidamente la classifica fino a guadagnarsi quella che ad oggi sarebbe una meritatissima salvezza. Booster

Saluzzo 6.5

Davvero una gran bella squadra, la classica “terribile matricola” che nessuno vorrebbe incontrare nei momenti clou della stagione. Facile individuare nel blitz di Varese il momento della svolta, visto che quella vittoria ha inaugurato una serie di sei risultati utili consecutivi interrotta solo dal Vado (0-1 all’86’), ma ben presto ripresa fino alla sosta. Con 21 gol fatti e 21 subiti il Saluzzo (ben diretto da mister Cacciatore) è la squadra che pareggia più di tutte (ben otto X) e, continuando a muovere la classifica, si è meritato la decima posizione. Indigesto

Gozzano 6

Tempo al tempo: il mantra di mister Lunardon, un tecnico particolarmente esigente con le sue squadre. E così il Gozzano ha faticato tantissimo nelle prime giornate (quattro pareggi e quattro sconfitte) per poi inanellare una lunghissima serie positiva (intervallata solo dai ko contro Bra e Varese) che ha riportato i rossoblù nelle zone di competenza. E i margini di miglioramento sono davvero importanti. Ascendente

Vogherese 6

La sufficienza è senza dubbio meritata (ad oggi sarebbe salvezza diretta), ma la Vogherese è il classico studente cui andrebbero tirate le orecchie: delle prime cinque, solo il Chisola è riuscito a vincere sui pavesi che hanno fermato Varese e NovaRomentin sul pari per vincere addirittura contro Bra e Vado. E? E poi arrivano sconfitte inspiegabili contro Chieri e Derthona (giusto per fare due nomi) che “rendono vani” i grandi risultati contro le big. Serve più continuità. Ammazzagrandi

Cairese 5.5

Avvio di tutto rispetto con tre vittorie nelle prime sei (tra cui due successi non banali su Asti e Vado), poi, complice l’infortunio di bomber Gueye, qualcosa è venuto a mancare. L’avvicendamento in panchina non ha portato all’esito sperato e la Cairese è rimasta imprigionata in un vortice da cui non è ancora riuscita ad uscire. Qualche buono spunto, ma nulla di più; ad oggi sarebbe playout. L’obiettivo salvezza per la matricola ligure è comunque alla portata. Due facce

Derthona 5.5

I bianconeri sembrano destinati a vivere un’altra stagione tra alti e bassi, anche se dopo la salvezza ai playout ci si poteva attendere ben altro. Dopo una buona prima parte di stagione (con bomber Mencagli infallibile), qualcosa si è rotto nei meccanismi piemontesi e la vittoria manca dal 24 novembre. Ad oggi sarebbe salvezza solo in virtù della differenza punti con il Borgaro Nobis; troppo poco per una squadra che avrebbe le potenzialità per stare molto più in su. Misterioso

Borgaro Nobis 5

Il salto di categoria non è forse ancora stato assimilato. Avvio di campionato discreto, poi risultati altalenanti fino ad una striscia di risultati negativi consecutivi interrotta dall’importantissimo successo all’ultima giornata nello scontro diretto con il Chieri. Tre punti d’oro che, ad oggi, non garantirebbero comunque la permanenza in categoria: nel girone di ritorno bisognerà fare di più (preoccupanti i 44 gol al passivo) e la società ha palesato la volontà di intervenire in maniera massiccia sul mercato. Per il momento, però, è bocciatura. Spiazzato

Fossano 5

Altra matricola (ben più abituata alla categoria, però) che sta faticando davvero tanto a dire la sua in campionato. Eccezion fatta per un paio di sconfitte, il Fossano non è mai crollato in maniera drastica, ma ha sempre palesato alcune lacune pagate a caro prezzo. La vittoria manca ormai dal 20 ottobre, il cambio in panchina non ha portato gli esiti sperati, e la classifica è sempre più preoccupante. Qualche cambiamento dal mercato è già arrivato, altri potrebbero aggiungersi in corsa per provare a raddrizzare la situazione. Imperfetto

Sanremese 5

Dalle parti di Sanremo sembra aleggiare una maledizione: i biancoazzurri non riescono più ad essere quella squadra abituata a stare nelle zone altissime della classifica. Qualcosa non sta funzionando e l’ambiente ne risente: Gori, tecnico giovane e rampante, non ha mai trovato l’alchimia giusta ed è arrivato alla rescissione consensuale proseguendo la sua avventura altrove. Timone a mister Manuel Scalise, ma la strada dei matuziani è tutta in salita: tre punti nelle ultime sei (frutto di tre pareggi) con appena un gol segnato. La Sanremese fatica ad esprimere gioco e, al tempo stesso, fanno giocar male gli avversari. Respingente

Chieri 4.5

Poche idee, e ben confuse. Alla vittoria al debutto sul Saluzzo è seguita solo quella contro la Vogherese; per il resto quattro pareggi e una pioggia di sconfitte che hanno palesato tutti i limiti del progetto torinese. Peggior attacco del campionato insieme al Borgaro Nobis e ultimo posto in classifica sacrosanto. Tutto finito? Assolutamente no. Chisola e Imperia a parte, il Chieri non è mai crollato contro nessuno e i giochi sono ancora aperti. Chiaro, però, che bisognerà invertire il trend rispetto a quello attuale. Inadeguato

Albenga 3

Poco da dire: malgrado tutte le problematiche estive, il ds Virdis insieme a mister Mariotti aveva compiuto un mezzo miracolo allestendo una squadra davvero intrigante che solo il Varese era riuscito a battere. Poi le questioni societarie hanno preso il sopravvento: smobilitazione totale con una squadra di Juniores arrangiata in qualche modo che ha tenuto altissimo l’onore (riuscendo anche a battere il Chieri) salvo poi alzare bandiera bianca e non presentarsi a Imperia. I ragazzi, per l’impegno profuso meriterebbero un dieci, ma il voto non può che essere questo. E, ad oggi, il rischio esclusione dal campionato è più vivo che mai. Condannata

Matteo Carraro

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