Il 2-2 tra Varesina e Piacenza ha lasciato strascichi pesanti e salati: da una parte i biancorossi sono stati sanzionati con 3mila euro di multa ed una gara con settore riservato alla tifoseria locale privo di pubblico (“Per avere propri sostenitori, nel corso della gara, intonato cori dal contenuto discriminatorio per motivi di razza nei confronti di un calciatore di colore della squadra avversaria. I medesimi sostenitori, al 13º del primo tempo ed in altre due occasioni, lanciavano sul terreno di gioco 10 bottigliette di plastica semipiene e 10 batterie senza colpire alcuno”), mentre la multa per le Fenici ammonta a 2mila euro ed una gara a porte chiuse (“Per avere propri sostenitori, nel corso del secondo tempo, lanciato sul terreno di gioco una moneta che colpiva ad una coscia un A.A. provocandogli forte dolore profferendo al suo indirizzo reiterate espressioni offensive”). Sentenza ritenuta ingiusta e inappropriata dalla dirigenza rossoblù che si è immediatamente adoperata per muovere il ricorso.

Va da sé che il playoff di domenica (semifinale del Girone B) porterà con sé ben più di qualche stimolo su entrambi i fronti. La Varesina domenica scorsa ha dimostrato di non aver paura della bolgia piacentina sugli spalti (oltre 700 tifosi biancorossi) rimontando da 2-0 a 2-2 per conquistarsi la prossima sfida; chiaro che giocare in un Garilli senza gli ultras locali potrebbe dare uno slancio agli ospiti.

Di contro il Piacenza ha il classico “dente avvelenato”. Sulla carta (e non solo) la squadra più forte del raggruppamento, i biancorossi si sono lasciati sfuggire il ritorno in Serie C arrendendosi ad un Caldiero Terme che si è dimostrato più cinico e compatto. La Varesina, che ha sempre lottato alla pari con chiunque, ha pagato un filotto sottotono nel finale, ma il doppio risultato positivo contro i piacentini (il pareggio di qualche giorni fa ha fatto seguito all’1-1 del Garilli dello scorso dicembre) testimonia il valore (qualora ci fosse bisogno di conferme) del gruppo di mister Spilli. Che, a questo punto, vuole compiere un’altra piccola grande impresa: vincere per aggiudicarsi un posto in finale contro la vincente del derby bresciano Pro Palazzolo-Desenzano.

Il classico gioco delle percentuali, al momento, vede i padroni di casa “favoriti” al 51% solo in virtù del fatto che in caso di parità al 120’ sarà il fattore campo a determinare il passaggio del turno. Il 49% che attribuiamo alla Varesina è in realtà un valore che maschera quella che si prospetta essere una partita estremamente equilibrata, infuocata e imperdibile.

SEMIFINALI PLAYOFF

GIRONE A (Alcione in Serie C)
Chisola – RG Ticino
Città di Varese – Vado
GIRONE B (Caldiero Terme in Serie C)
Piacenza – Varesina
Pro Palazzolo – Desenzano
GIRONE C (Union Clodiense Chioggia in Serie C)
Dolomiti Bellunesi – Campodarsego
Treviso – Bassano
GIRONE D (Carpi in Serie C)
Corticella – Victor San Marino
Ravenna – Lentigione
GIRONE E (Pianese in Serie C)
Follonica Gavorrano – Tau Calcio Altopascio
Grosseto – Livorno
GIRONE F (Campobasso in Serie C)
Avezzano – Sambenedettese
L’Aquila – Roma City
GIRONE G (Cavese in Serie C)
Nocerina – Cassino
Romana – Ischia
GIRONE H (Altamura in Serie C)
Martina – Casarano
Nardò – Fidelis Andria
GIRONE I (Trapani in Serie C)
Siracusa – Città di Acireale
Vibonese – Reggio Calabria


Sguardo in alto, senza dubbio, ma ai fini dell’interesse provinciale è doveroso dare un’occhiata anche ai piani bassi della classifica perché il countdown per il derby salvezza Legnano-Castellanzese è già partito da tempo. Le due annate non hanno bisogno di spiegazione: la querelle Legnano sembra ben lontano dall’essere risolta (cinque gli avvicendamenti in panchina oltre al cambio di proprietà), ma una ritrovata alchimia del gruppo squadra ha portato i lilla a scalare le gerarchie fino a sfiorare la salvezza diretta per apparecchiarsi quantomeno la sfida playout “in casa”. Come ormai ben noto, infatti, il Palio di Legnano ha portato la società lilla a emigrare dalla città e da qualche tempo l’impianto di Verate Brianza ha sostituito il Giovanni Mari (con qualche scaramuccia prima della Varesina). Poco cambia per la Castellanzese che avrebbe comunque giocato in trasferta in seguito ad una stagione che definire complicata sarebbe un eufemismo. L’iniziale gruppo allestito per mister Scalise ha performato sottotono nella prima parte del campionato e a gennaio la società ha provato a dare la scossa riformando la storica coppia playoff Chessa-Colombo e affidando la panchina all’esperienza di Fiorenzo Roncari. Mossa che ha pagato solo in parte, visto che i cali di tensione non sono mai mancati e i neroverdi sono sempre rimasti nelle sabbie mobili playout. 90’ (o più) da vivere con il fiato sospeso: in caso di parità al 120’ il Legnano resterà in Serie D mentre la Castellanzese retrocederà in Eccellenza.

PLAYOUT

GIRONE A
Chieri – Pinerolo
Derthona – Alba
Retrocesse: PDHAE, Borgosesia
GIRONE B
Legnano – Castellanzese
Retrocesse: Crema, Tritium, Ponte San Pietro
GIRONE C
Breno – Cjarlins Muzane
Luparense – Atletico Castegnato
Retrocesse: Virtus Bolzano, Mori Santo Stefano
GIRONE D
Retrocesse: Borgo San Donnino, Certaldo, Mezzolara (Pistoiese esclusa dal campionato ad aprile)
GIRONE E
Retrocesse: Vivi Altotevere Sansepolcro, Real Forte Querceta, Mobilieri Ponsacco, Cenaia
GIRONE F
Tivoli – United Riccione
Retrocesse: Alma Juventus Fano, Vastogirardi, Matese
GIRONE G
Anzio – Gladiator
Sassari – Nuova Florida
Retrocesse: Boreale, Budoni
GIRONE H
Angrì – Gallipoli
Retrocesse: Barletta, Bitonto, Santa Maria Cilento
GIRONE I
San Luca – Locri
Retrocesse: Castrovillari, Gioiese

Matteo Carraro

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