Vogliamo dare il nostro contributo per migliorare il calcio allo scopo di rendere il gioco sempre più attrattivo e spettacolare, soprattutto per i giovani. Sappiamo che il percorso verso l’innovazione deve essere condiviso e poi realizzato, ma se non si comincia non si arriverà mai a modificare lo status quo”. Parole del Presidente Federale Gabriele Gravina che nei giorni scorsi ha scritto all’IFAB (International Football Association Board) per proporre i Campionati disputati sotto l’egida della FIGC come possibili protagonisti della sperimentazione di nuove regole e dell’applicazione della tecnologia. Quanto ci sia di strumentale, strategico o politico nella proposta del vertice federale (a novembre le elezioni anticipate), è argomento piuttosto intricato. Ma, tant’è, nello scenario ipotizzato un ruolo preminente potrebbe averlo la Serie C, individuata come Lega apripista delle possibili modifiche tecnologico/regolamentari. Tre le paventate aree di intervento. La prima potrebbe essere introdotta in tempi brevi, le restanti due necessiterebbero invece di una fase di gestazione.

Perdita tempo portiere

Nel caso in cui un portiere perdesse troppo tempo (8 secondi con ultimi 5 contati platealmente dal direttore di gara), verrebbe assegnata alla squadra avversaria una rimessa laterale in zona d’attacco all’altezza del dischetto del rigore. Questo in sostituzione dell’attuale regola 12 (ritenuta eccessivamente penalizzante), che prevede il calcio di punizione indiretto in area allo scadere dei 6 secondi di palla trattenuta tra le mani dall’estremo difensore.                    

Tempo effettivo

A partire dai Campionati dilettantistici e giovanili, l’applicazione del tempo effettivo potrebbe essere poi estesa alla Serie C. L’innovazione andrebbe chiaramente miscelata tra tempo semi effettivo (come nel rugby o nel football americano) o tempo effettivo tout court (come nel basket).

Video Support

Già perché per le categorie prive di mezzi economici in grado di reggere il VAR (Video Assistant Referee), è previsto il semplice VS (Video Support). Cioè, una revisione in cui un operatore di replay supporta l’arbitro nell’analisi dell’episodio incriminato. La procedura non verrebbe applicata in automatico ma a chiamata. Indicativamente, 2 a partita per ogni squadra. Di fatto, una sorta di challenge come nel tennis e nel volley.      

Giovanni Castiglioni       

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