È finita? No. Non si tratta solo di una speranza, ma di un fatto: il destino dei Mastini è ancora saldamente nelle mani dei gialloneri perché servono tre vittorie per andare avanti e un triplo successo sul Feltre non è impossibile.

Certo è che fino a sabato scorso era impronosticabile anche solo pensare di trovarsi alla vigilia di gara3 con il Feltre avanti 2-0 nella serie, eppure questa è la realtà. Sicuramente i bellunesi (con merito proprio e demeriti altrui) si sono costruiti i primi due successi facendo leva sui propri punti di forza, inclusa la consapevolezza del non aver nulla da perdere contro i campioni in casa. Varese, dal canto suo, ha forse sottovalutato per due volte l’impegno per un’eccessiva dose di sicurezza e un’incapacità di fondo di gestire quelle situazioni che tutti i giocatori sapevano di dover aggiustare: troppe penalità gratuite e troppa frenesia in fase di possesso (evidenti errori di posizionamento in powerplay e troppa voglia di risolvere le partite individualmente). Feltre si è invece compattato grazie ad un roster sicuramente più solido a livello numerico e ha sempre colpito nei momenti giusti: emblematico il parziale di 9-0 per i bellunesi a cavallo delle due sfide, quando invece Varese ha osservato un digiuno di ben 85’17” tra il gol di Tilaro in gara1 e la rete di Tommaso Cordiano ieri sera. A stupire, in questo lasso di tempo, è stata però la diversa percezione del modo di attaccare delle due squadre: enorme fatica da parte di Varese, mentre ogni volta che Feltre entrava nel terzo offensivo si aveva la sensazione che qualcosa potesse accadere.

Da questa analisi non sembrerebbe dunque esserci speranza per gara3, eppure, riprendendo il filo iniziale del discorso, sono i Mastini ad avere in mano il proprio destino: una serie al meglio delle cinque si vince conquistando tre partite e tre vittorie sono proprio ciò che serve ai Mastini. Certo, il margine di errore è adesso pari a zero, eppure quegli 8′ di fuoco in chiusura del terzo drittel la dicono lunga sulla caratura giallonero: senza elementi fondamentali della squadra (i lungodegenti Allevato e Fanelli si sono uniti ieri sera Massimo Cordiano, Bertin, Raimondi e capitan Vanetti, senza dimenticare Schina espulso nel secondo drittel e che non ci sarà eventualmente per tutte e tre le prossime partite vista la prevedibile squalifica per tre giornate) e in una situazione disperata, Varese ha trovato chissà dove la forza di reagire spaventando il Feltre. Poi la penalità veniale (torniamo ai peccati di sempre) di Majul che ha complicato tutto. A proposito del messicano, la sua involuzione soprattutto dal punto di vista realizzativo è evidente: arrivato in pompa magna e presentatosi subito con giocate e gol degne delle aspettative, dopo l’infortunio non è più riuscito a tornare a quei livelli. Forse perché si è caricato di troppe responsabilità essendo lo straniero del reparto offensivo, il giocatore che per tradizione deve risultare determinante; in un gruppo come i Mastini, però, tutti sono determinanti in egual misura e la semplicità, unita ad una buona dose di tranquillità, è la ricetta migliore.

Poi c’è un certo Matt Desautels. Tesserato dalla società come terzo straniero, il difensore canadese è “sparito dai radar“, nel senso che non è mai sceso sul ghiaccio essendo presenti Majul e Naslund. In queste ore più di qualcuno sta ipotizzando un suo possibile coinvolgimento domani sera a scapito proprio di Majul, ma la domanda da farsi è: qual è la condizione di Desautels? Vero che il funambolico difensore ha una forte propensione all’attacco, ma viene difficile immaginare che nella gara decisiva coach Czarnecki possa rinunciare a un attaccante come Majul per un giocatore che è fermo da un paio di mesi.

A proposito di gara3 (ingaggio alle 20.30 alla Acinque Ice Arena) ora più che mai sarà fondamentale il supporto del pubblico: Varese crede nei Mastini e i Mastini hanno bisogno di Varese. Feltre ha fin qui giustamente dimostrato la spavalderia dell’underdog, di chi sa di esser più debole, ma ha tremato e non poco nel finale di gara2; segno che i Picchi sono tutt’altro che imbattibili e ora che ci si gioca concretamente qualcosa i bellunesi potrebbero pagare la tensione. Varese in situazione critiche ha sempre dimostrato quel qualcosa in più ed è tempo che i Mastini dimostrino di essere Mastini.

Sguardo alle altre sfide. Como ha compiuto l’impresa che Varese ha solo sfiorato: sotto 0-4, i lariani hanno ribaltato Pergine 6-4 pareggiando la serie. Gol e spettacolo anche tra Appiano e Alleghe: il 9-4 dei Pirati vale l’1-1 e il prolungamento almeno fino a gara4. A pancia piena, fin qui, solo il Caldaro che ha superato ancora il Fiemme per 6-1. Domani sera i Lucci potrebbero chiudere la pratica e diventare la prima semifinalista; per le altre sfide, invece, è tutto ancora in discussione.

IHL – QUARTI DI FINALE (gara3)

Alleghe(1) – Appiano(1) (ore 20.30)
Caldaro(2) – Valdifiemme(0) (ore 20.30)
Pergine(1) – Como(1) (ore 20.30)
Varese(0) – Feltreghiaccio(2) (ore 20.30)

Matteo Carraro

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