L’imprevedibile virtù della pretattica. Alla vigilia Riccardo Colombo (nella foto durante un briefing in partita con il vice Beppe Le Noci) aveva allontanato senza riserve il possibile cambio di sistema di gioco (“Non è all’ordine del giorno. Un discorso che faremo più in là”), mentre sotto sotto stava preparando la mandrakata del 3-5-2. Ci sono cascati in tanti (a partire dallo scrivente, ma insomma, questo conta il giusto), soprattutto ci è caduto a piè pari Matteo Andreoletti che nel post 1-1 ha mostrato spessore evitando di fare il sofistone: “Sorpreso? Sì, un po’, non lo nego. Forse più dal loro spirito che non dal cambio tattico. Ma dalla mia squadra mi aspetto di più. Dobbiamo fare meglio”.

E questo è il punto perché alla fine la Pro Patria esce dalla (semi)impresa di aver stoppato il Padova dopo 6 vittorie e si sgranocchia anche le unghie causa successo sfumato. Il fagnanese non cela la quota (evidente) di delusione: “Avevamo fatto la bocca. Ma il bicchiere è mezzo pieno. Mi tengo quanto di buono, ed è tanto, hanno fatto i ragazzi. Il sistema di gioco? Non dovremo saper miscelare i vari assetti. Non è un cambio definitivo”. Vedremo già da martedì con il Novara. Già, ma la pretattica? “Non posso mica dirvi tutto prima…”. Non fa una grinza. Toccherà riprendere l’abitudine di andare a dare un occhio agli allenamenti. Anche perché la rivoluzione è in cantiere da giovedì. Come confessato dal ritrovato play Andrea Palazzi: “E’ una cosa che abbiamo provato dal primo allenamento completo di settimana”. Parafrasando l’aquilone pascoliano, c’è qualcosa di nuovo oggi allo “Speroni”, anzi d’antico. Il ritorno al futuro biancoblu ripassa dal 3-5-2.      

Tanta voglia di lui

Il pronome personale si riferisce al Biellese più amato a Busto Arsizio. Il motivo lo spiega direttamente la presenza di Patrizia Testa in sala stampa. Anomalia (quanto ad abitudini) che nel giorno della visita del Presidente di Lega Pro Matteo Marani, la numero uno tigrotta (e Consigliere) giustifica così: “Voglio fare i complimenti a chi ha la responsabilità della costruzione tecnica della squadra. E cioè il Direttore Turotti. Un gruppo di giovani che oggi una volta di più ha dimostrato il suo valore”. Il rinnovo al 2027 non è avvenuto certo per caso.

Giovanni Castiglioni

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